Una notizia non da poco, se consideriamo le recentissime rivelazioni riguardanti il caso NSA, dell’infelice sorte toccata al whistleblower Edward Snowden ed a numerosi altri attivisti che hanno subito pesanti ritorsioni per via della loro attività a vantaggio di un sistema di comunicazioni libero e non indebitamente spiato da governi e terzi dagli scopi ben poco puliti, oltraggiando la privacy del singolo.
Stiamo parlando, questa volta, del celebre Melafonino, finito -a quanto pare- nelle mire nientemeno che del Government Communications Headquarters inglese.
Secondo alcuni affidabili leak, infatti, tale quartier generale britannico sarebbe in possesso di piani di sviluppo -a quanto si dice tradotti in realtà- di alcuni exploit per iPhone, in grado di mutare ogni periferica in una perfetta centralina spiabile, partendo dal semplice microfono utilizzato per le telefonate, per arrivare alla tracciatura fisica dell’utente tramite GPS.
L’occhio dell’ente britannico mirerebbe a solcare i “mari” dei più celebri social network, partendo naturalmente da Facebook, effettuando un giro di boa e tornando all’altrettanto famoso Twitter- e rilevare le principali notizie inerenti gli iscritti, partendo dall’età per arrivare ad informazioni personalissime, come idee politiche/religiose, orientamento sessuale ed interessi.
Il minaccioso kit è dotato di un codename, a quanto sembra: Warrior Pride. Ed è un nome tanto minaccioso nella teoria quanto nella pratica, dal momento che secondo i leak è in grado di autoinstallarsi e configurarsi su un range di periferiche portatili piuttosto elevato, malgrado il rischio sia stato intercettato principalmente per iPhone.
In particolare, un plugin chiamato Porus sarebbe in grado di effettuare degli attacchi denominati “Kernel Stealth“: gli utenti più capaci avranno capito che si tratta di una pesante offensiva al nucleo dello smartphone; e non è finita qui: il malware sarebbe in grado di reinstallarsi malgrado le operazioni di ripulitura, vane, da parte dell’utente.
Tra i documenti oggetto del leak si fa riferimento anche alla presunta capacità di Warrior Pride di accedere a SMS, MMS, foto ed elementi condivisi. Quel che è certo, è che da troppo tempo nessun utente al mondo può essere completamente certo della propria sicurezza digitale.
E voi? Vi sentite al sicuro con i vostri dispositivi? Fateci sapere la vostra come al solito qui sotto!
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