Il nuovo OS di casa Google sembra incorrere in svariati problemi nelle ultime settimane: dopo essere stato travolto dalle critiche degli utenti per via dell’autonomia della batteria ridotta, ed alcuni malfunzionamenti a livello network, è il turno della crittografia, che sembra causare qualche difficoltà al nostro Android 5.0 Lollipop.
In particolare, dopo l’uscita recente dei device Nexus con preinstallato Android 5.0, sono stati effettuati alcuni test prestazionali relativi alla FDE (ovvero Full Disk Encryption, un formato crittografico a livello hardware in grado di convertire i dati registrati direttamente sulla memoria fisica del dispositivo, rendendoli inaccessibili a chiunque non abbia la necessaria chiave per invertire il processo).
La funzionalità in questione, nonostante non sia nulla di nuovo (è presente dai tempi di Android 3.0 Honeycomb), sembra essere capace di ridurre le prestazioni dei nuovi Nexus 6 e 9 di parecchi punti percentuali: abilitando la FDE la scrittura casuale dei file è inferiore del 50,5% in termini di performance; durante le letture casuali addirittura del 62,9%; per arrivare ad uno sconfortante dell’80,7% durante le letture sequenziali.
Il test è stato tarato su app in grado di scrivere e leggere dati a velocità media, per cui lo sforzo richiesto ai due Nexus non sembra neppure essere dei più consistenti.
Nonostante questo, Google non consente in alcun modo di disattivare la FDE, che rimane dunque attiva per default, al momento.
Sono quindi “incriminati” i due device Nexus, che non possono modificare in maniera soddisfacente (a meno che non si ricorra al solito rooting) questa opzione.
Al momento non rimane dunque che avere maggiore fiducia negli altri sistemi crittografici implementati in Android 5.0, tra cui Smart Lock (che consente di sbloccare il dispositivo sfruttando NFC, le gestures o il Bluetooth pairing) o il feature SELinux (Security Enhanced Linux), introdotto durante l’anno passato nelle versioni di Android precedenti ed ora sviluppato fino a prevedere ed annullare un buon numero di vulnerabilità e bug.
Da quanto rilevato dai test, scopriamo così che Android è un OS in grado di tendere costantemente alla perfezione, tuttavia mancando, a volte, nella cura alcuni particolari hardware in grado di fare differenze esorbitanti (come in questo caso).
Ci auguriamo quindi che i prossimi Nexus possano accogliere una nuova versione di Android Lollipop, ed i nostri device attuali possano sfruttare un tempestivo aggiornamento, di cui vi daremo appena possibile notizia.
Lascia un commento