Noto per essere adottato tra le suite di produttività standard a livello di open source, LibreOffice è da sempre stimato anche dagli utenti di sistemi operativi proprietari quali Windows e OS X, che puntualmente attendono update in grado di potenziarne e ampliarne le possibilità.
La nuova suite si aggiorna alla versione 5.0 includendo importanti aggiornamenti per le versioni di LibreOffice che andranno ad integrarsi con Android e Ubuntu Touch, mostrandosi in una vera e propria major release e dunque non limitandosi in un update minore. La nuova versione è inoltre la prima studiata per architetture a 64 bit, e si adatterà in particolar modo come sostituto di Office per Windows.
LibreOffice 5.0 andrà quindi a ricalcare, e si spera superare, il successo della precedente release 4, utilizzata ad ogni livello in quanto dotata di tutti gli strumenti necessari per scrivere ed elaborare documenti al meglio.
Non manca, oltre alla compatibilità con le piattaforme di software libero, anche un restyling dell’interfaccia, che si adatta alle GUI moderne più in grado di adattarsi alle dimensioni del display della periferica in cui è utilizzata, per consentire finalmente una lettura più agevole.
Sono inoltre state aggiunte funzioni di formattazione di formule e paragrafi, con anteprime sui temi e gli stili applicati, assieme ad una novità da tempo attesa, ovvero i tanto sospirati filtri per importare ed esportare documenti scritti in origine con Word oppure semplici PDF, in modo da non dover perdere il layout ed il posizionamento di immagini e grafici nel corpo del documento.
La nuova versione di LibreOffice è inoltre localizzata in italiano, e permette di utilizzare i documenti prodotti in più contesti multipiattaforma, anziché produrre file leggibili esclusivamente dal proprio word processor.
Grazie a questi nuovi update ed ai numerosissimi bug fix (oltre 25.000) presenti nell’ultima versione, OpenOffice riesce ancora una volta a dimostrarsi un software versatile e compatibile sia con i sistemi desktop che gli OS mobile open source, che lentamente stanno diventando protagonisti nell’uso delle suite per produttività personale più apprezzate e popolari degli ultimi anni.
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