L’incontro del mondo tipicamente culinario, con le specialità tipiche della tecnologia, spesso è in grado di riscuotere successi eclatanti in campi finora inesplorati. Il primo esempio che viene a mente, per chi segue l’evoluzione del 3D printing, è certamente la vera e propria stampa di cibo; tuttavia una recentissima notizie scuote ancora una volta le fondamenta di quello che si riteneva finora irrealizzabile.
Dalle applicazioni di uno studio svizzero, sono stati prodotti i primi cibi (essenzialmente, cioccolatini, per ora) in grado di ospitare sulla superficie gli ologrammi che tutti conosciamo, in grado di modificare forme e colori a seconda dell’inclinazione del piano in cui sono stampati. Gli ologrammi incastonati sono naturalmente commestibili, e vanno ad aggiungersi ad una ricca serie di decorazioni personalizzabili, che prevedibilmente nei prossimi anni scalzeranno la concorrenza.
La principale responsabile di questa meraviglia è la svizzera Morphotonix, che ha già annunciato l’assenza di ricorso a materie prime additive o coloranti alimentari. Per realizzare il dolcetto con su stampigliato l’ologramma, vengono sfruttati stampi in metallo in grado di ospitare incisioni riflettenti i raggi luminosi, che potranno creare tante figure quanti sono gli angoli di osservazione.
Morphotonix non ha incontrato particolari ostacoli a rendere olografica cioccolata sia fondente che più lattiginosa; tuttavia alcune tipologie di impasto risultano essere eccessivamente dense, e non attualmente pronte a mostrarsi in questa nuova veste. La “Photonic Chocolate”, così è stata appena battezzata, non si fermerà comunque di fronte ad un ostacolo simile, e continuerà ad evolvere fino a perfezionare la diffrazione della luce, in un giocoso connubio tra cucina e tecnologia.
Questo ci fa capire fino a che punto può arrivare la tecnologia, di certo ci piace vedere come si sta evolvendo e sopratutto speriamo che questo caso, porti avanti ulteriori novità che permetteranno di affinare anche altre tecniche, voi che ne pensate? Vi piace questa creazione di ologrammi commestibili?
Lascia un commento