OnePlus, per il suo nuovo OnePlus 3, ha deciso di implementare un nuovo tipo di ricarica veloce chiamata Dash Charge. Questa particolare ricarica, presa in parte o totalmente dalla VOOC di OPPO (funzione presente nella famosa ColorOS), garantisce oltre il 60% di batteria caricata in 30 minuti.
Abbiamo apprezzato il nuovo top di gamma di OnePlus, proprio in questi giorni, tra le ottime specifiche tecniche, che vedono come protagonista il famoso SoC di Qualcomm, ovvero lo Snapdragon 820, non è passata inosservata la velocità di carica del device, che in questo caso come già detto, prende il nome di Dash Charge.
Oltre ad avere un caricatore opportunamente prodotto, per funzionare correttamente, la Dash Charge ha bisogno che la ROM sia appositamente sviluppata per supportare questa particolare ricarica rapida del OnePlus 3.
Per questo motivo si temeva che le custom ROM, come la CyanogenMod e derivate, non potessero supportare la Dash Charge, ma le cose sono cambiate dopo il commento su GitHub da parte di un ingegnere OnePlus.
Il commento dell’ingegnere annuncia che i sorgenti verranno rilasciati (anche se parte del codice rimarrà chiuso) per la compatibilità con Dash Charge saranno rilasciati entro fine Luglio, questo significa che anche le custom ROM, come CyanogenMod e derivate, potranno permettere la Dash Charge su OnePlus 3.
Facendo un breve riassunto, le caratteristiche del OnePlus 3 sono:
- Il potentissimo processore Qualcomm MSM8996 Snapdragon 820
- Per quanto riguarda la RAM avrà a disposizione ben 6 GB
- Memoria interna da 64 GB
- Display AMOLED da 5,5″ con risoluzione 1080×1920
- Fotocamera da 16 Mpix
- Android 6.0
- Prezzo 399 €
Specifiche da top di gamma e prezzo interessantissimo, questo è il biglietto da visita del nuovo top di gamma di OnePlus, mancava solo questa notizia, per far si che tutti coloro che amano cambiare Rom prendessero la decisione definitiva.
Per gli appassionati di modding, questa è sicuramente una notizia da non sottovalutare, visto anche il prezzo di un prodotto così competitivo come il OnePlus 3.
Lascia un commento