Da assidui utenti del Web quali siamo, ben più di una volta ci sarà capitato di imbatterci in una delle cosiddette “bufale” della Rete, che spesso catturano l’attenzione di un vasto pubblico proponendo notizie volutamente esagerate e di certo non corrispondenti al vero.
Per aiutare ognuno di noi a riconoscere le fonti affidabili dalle news create semplicemente per attirare visitatori, Google ha messo a punto First Draft News, un nuovo servizio che affonda le sue radici in una coalizione costituita dai big della verifica dell’attendibilità delle notizie come Verification Junkie, Storyful, Emergent, Reported.ly e diverse altre, con l’obiettivo di fornire notizie di qualità, inizialmente puntando più sulla qualità che sulla quantità, con la prospettiva di crescere anche in numero entro breve.
Il nuovo progetto di Google sembra quindi varare un’alternativa interessante a “Signal” e Instant Articles, adottati da Facebook per attribuire alle news pubblicate online un grado di attendibilità certificato da editori e testate di valore e portata riconosciuta, come ad esempio il New York Times.
In questo caso, la partecipazione attiva degli utenti può aiutare a bollare una news come falsa in breve tempo grazie alle segnalazioni, un fattore che Big G dovrà tenere a mente, magari su Google Plus, per dare all’iniziativa un buono slancio iniziale.
First Draft News può inoltre offrire la possibilità di creare un flusso di informazioni personalizzate, dandoci l’opportunità di salvare gli articoli di qualità di nostro interesse in modo da poter organizzare dei feed che potrebbero risultare d’interesse o d’aiuto anche ad altri utenti.
A questo si accompagnerà, una volta che il servizio sarà effettivamente implementato, una sezione dedicata al rilascio di commenti costruttivi che possano segnalare delle imprecisioni o lacune nella news riportata.
L’attenzione per il dettaglio e la qualità potrà finalmente diventare una caratteristica fondamentale dei social e dei siti di informazione, grazie a First Draft News?
L’iniziativa di Google cercherà di accompagnarci verso un Web quanto più neutrale e veritiero possibile, che certamente favorirà la diffusione di notizie genuine arginando i pericolosi effetti delle “bufale” che in gran parte conosciamo.
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