Il suo nome è “AMFS”, ed è una innovativa tecnica grafica di shading studiata da Intel per garantire alle GPU del futuro prestazioni degne degli ultimi videogame in uscita e del multimedia next-gen, con un impatto a livello di consumo energetico estremamente contenuto.
“AMFS” (Adaptive Multi-Frequency Shading) si propone infatti come ultima scoperta della storica chipmaker statunitense, pochi giorni dopo il rilascio dei primi microprocessori Atom X3, creati per consentire ai nuovi smartphone di fascia media ed elevata prestazioni alquanto simili a dispositivi più completi quali i netbook.
La tecnica alla base di AMFS vede al centro dell’elaborazione del processore direttamente la tecnica del pixel shading, costituita dalle istruzioni necessarie alla GPU per conoscere su quali pixel applicare l’elaborazione grafica.
Il tutto avviene dirottando le risorse computative su diverse frequenze di calcolo anziché una singola, in modo da permettere uno shading più concentrato, oltrepassando i limiti derivati dalla complessità delle forme geometriche su cui questa tecnica grafica è applicata.
AMFS, come possiamo intuire da questa premessa, interviene soprattutto nel mondo dei videogame, dando manforte alla cosiddetta “tessellation”, strategia che permette di realizzare immagini geometricamente dettagliate con l’uso ricorrente di maglie poligonali. La nuova tecnologia Intel permette inoltre di ottenere un considerevole vantaggio delle nuove risoluzioni Ultra HD, che inesorabilmente riusciranno a scalzare già valido formato Full HD.
Intel è inoltre convinta del fatto che il realismo visivo potrà trarre notevoli vantaggi dalla nuova tecnica, in modo da permettere anche ai dispositivi di fascia bassa di accedere a realizzazioni grafiche complesse e realistiche.
Al momento, lo shading di AMFS sembra essere stato applicato con successo, evitando di incappare in problematiche dovute all’orientamento diverso dei poligoni coinvolti. I vantaggi per il software che li utilizzerà sono significativi, ovvero utilizzare meno risorse in un certo timeframe, rendendo l’immagine realistica e completamente supportata dall’hardware installato.
Intel propone, come è possibile notare, un futuro in cui il gap di qualità tra immagini manipolate con il rendering classico e l’AMFS è sempre più notevole, avvantaggiando anche l’hardware su cui tale tecnica verrà utilizzata.
Seguiremo da vicino gli sviluppi di questo nuovo paradigma firmato da Intel, che potremo vedere applicato a breve ai nostri giochi preferiti, quindi restate sintonizzati su queste pagine per conoscere nuovi risultati su una delle tecniche grafiche più promettenti degli ultimi mesi.
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