Ricorderemo, soprattutto se siamo videogiocatori, le burrascose vicende di Sony e PSN, che sul concludersi del 2014 hanno sperimentato uno dei più massicci attacchi di Denial of Service mai sferrati, con conseguenze andate ben oltre la privacy dei giocatori, coinvolgendo anche la divisione di Sony Pictures.
Sony, così come Microsoft e Nintendo, che di norma riescono a mantenere più contenuti i tempi di down dei servizi a causa di abitudini di connessione differenti degli utenti Wii e Xbox, non è di certo nuova a questa poco calorose iniziative; ed in accordo con le due major di Redmond e Kyoto sarebbe in procinto di rilasciare una nuova difesa contro attacchi DDoS, e naturalmente contro tutti i disservizi che ne conseguono.
Secondo un’intervista rilasciata dai vertici di Sony al magazine online Gameinformer, Sony crede -non a torto- che attacchi simili non facciano che aumentare diffidenza e malumore dei giocatori verso le piattaforme collettive, e da ciò è nato lo sforzo congiunto delle tre più grandi major del videogioco.
E’ da notare la partecipazione di Nintendo, nonostante in passato sia stata spesso deliberatamente messa da parte da hacker di ogni sorta, concentrandosi invece su Playstation Network, che sembra essere la preda più ambita di gruppi tra cui The Lizard Squad, o GOP (Guardians Of Peace), che in passato ebbero un ruolo notevole anche nel film The Interview sponsorizzato da Sony, diventato un caso virale del Web.
In mezzo a tutto ciò, l’analisi di Nintendo, Microsoft e Sony seguirà parallelamente quella dell’FBI, che proprio pochi giorni fa ha individuato e fermato in flagrante un piccolo nucleo londinese di appartenenti alla Lizard Squad.
Potrà mai essere scritta la parola “fine” al sempre più pressante fenomeno di DDosing dei servizi di videogaming? Potremo naturalmente scoprirlo quando l’esperimento in questione darà i primi frutti.
Voi cosa ne pensate? Avete sentito anche voi il colpo di questi pericolosi attacchi alle infrastrutture Sony?
Lascia un commento