E’ ormai un dato di fatto che diversi paesi orientali, tra cui la Cina, non abbiano dato da tempo il proprio assenso a passare a versioni del sistema operativo Windows successive all’ormai superato XP, che ha segnato un importante punto di transizione a favore degli OS più moderni e funzionali. Il motivo del rifiuto è, come sappiamo, la ricerca di una maggiore indipendenza da Microsoft, che negli ultimi giorni si è concretizzata nell’uscita di NeoKylin, un sistema operativo prodotto in Cina che sembra a tutti gli effetti replicare il vecchio e fedele Windows XP.
NeoKylin è la risposta al predominio Microsoft in tema di software proprietario: con questo nuovo OS, lentamente la Cina si ritaglierà un proprio spazio anche sotto questo punto di vista, eliminando la necessità di ricorrere a nuove versioni di Windows. Ad un primo sguardo, il sistema operativo si presenta già dal punto di vista grafico praticamente identico a Windows XP, con tanto di icone e menu Start ricopiati dalla versione originale; tra il software troviamo inoltre una suite analoga a Office dal nome di NeoShine, incentrata probabilmente sul codice sorgente della popolare OpenOffice.
Le somiglianze più evidenti tra NeoKylin e Windows XP si limitano perlopiù ad un punto di vista estetico: l’OS nasconde infatti un kernel Linux vero e proprio, che diversi rumor definiscono una versione modificata di Fedora, vista la presenza di YUM (Yellowdog Update Modifier, un gestore di pacchetti tipico di questa distribuzione Linux, tra le più popolari di sempre, e recentemente giunta alla versione 23 beta).
Al momento, la nuova NeoKylin si dimostra una distribuzione, comunque, non molto propensa all’installazione di software di terze parti, sicuramente per consentire all’OS di ritagliarsi un proprio spazio e tradendo almeno in parte la natura open source alla base di Linux. Tuttavia, nonostante le restrizioni, NeoKylin è riuscita a raggiungere vette di popolarità inattesa, essendo installato su oltre il 40% di tutti i laptop Dell venduti in territorio cinese.
NeoKylin è comunque un’alternativa user-friendly, proprio perché basata su un’interfaccia grafica, alle classiche distribuzioni Unix-based, e secondo molti possiede le capacità per scalzare Microsoft dal panorama del software in Oriente, che sembra accettare sempre meno competizione da parte delle major occidentali.
Quale sarà il futuro della diffusione di Windows in paesi dell’Est sempre più popolosi e disposti a sperimentare alternative diverse alle proposte di Microsoft? Seguiremo le prossime previsioni sulla distribuzione dei nuovi OS sempre più apprezzati dalla Cina e dai paesi vicini, per scoprire come si modificheranno questi delicati equilibri nei prossimi mesi.
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