Continua la nostra rubrica dedicata ai giochi indie, ovvero quei giochi che in un certo senso vengono “snobbati” dal grande pubblico perchè non sono conosciutissimi e famosi come altri; d’altro canto, proprio in questo piccolo mondo spesso si nascondono i più grandi gioielli videoludici che passano alla storia. Oggi è il turno di Don’t Starve, un gioco particolarissimo.
Grafica e Gameplay [Voto 8]
“Sopravvivere è bello”
La struttura di Don’t Starve è assai particolare, non è indicato in alcun genere mainstream tipico degli altri giochi, come ad esempio FPS, RTS, GDR e tanti altri; in questo caso si tratta di un gioco di sopravvivenza in cui il piccolo protagonista deve sopravvivere in un ambiente che racchiude il deserto, la foresta e tanto altro. Raccogliendo semi, pezzi di legna e qualunque altro oggetto gli sia utile per costruire gli strumenti che gli permetteranno di vincere sulle notti sempre più oscure e gli animali selvatici che vogliono assolutamente mangiarlo nella notte più oscura.
La grafica è pienamente in cell-shading, richiamando a quei fumetti “horror” ma con un pizzico di humor, lasciando sempre quella strana sensazione dove non si capisce se si stia scherzando o meno. Sicuramente una scelta ad effetto che riesce perfettamente ad adattarsi allo stile di gioco che può essere considerato certamente un buon passatempo, per staccare un po’ la spina dai quei giochi che popolano ormai in ogni luogo i mercati dei videogiochi.
Audio [Voto 7]
“Calzante”
La colonna sonora e gli elementi audio sono ridotti all’essenziale come si poteva immaginare, ma non per questo sono meno efficaci della grafica. Una musica “lugubre” ma ironica accompagnerà il giocatore per tutto il menù, per poi trasformarsi in base al momento della giornata nel quale la partita è ambientato. Non vi sono doppiatori per i protagonisti (ebbene si, vi sono più personaggi da sbloccare), ma delle divertenti fisarmoniche o voci velocizzate al massimo, palesemente senza senso che danno ai giocatori un vero tocco di follia. Di classe.
Giudizio [Voto 7+]
“Fuori dagli schemi”
Il giudizio finale del gioco è un più che meritato sette, con qualcosa in più. Grazie alla sua struttura particolare, il gioco risulta essere un nuovo unicum, così come dovrebbero essere tutti i giochi indie, con queste caratteristiche che li distinguono dai gioconi mainstream che sono ormai sempre più uguali e con pochi elementi di novità. Don’t Starve è un buonissimo prodotto caratterizzato da tante ottime caratteristiche particolari, ma d’altro canto, proprio come è tipico di questi giochi, la longevità non è molto lunga poichè risulta essere assai ripetitivo una volta scoperto il metodo per vincere. In ogni caso, resta un buon gioco abbastanza semplice da provare in momenti di noia.
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