Era Febbraio quando HTC mostrò al mondo intero HTC One, il nuovo gioiellino di tecnologia firmato dalla casa Taiwanese. Uno smartphone Quad-core, con display Full HD ed una nuova tecnologia per la fotocamera, rendono l‘HTC One uno dei migliori smartphone attualmente presenti sul mercato, anche se ancora non disponibile per quello italiano.
A distanza di mesi dalla presentazione, arriva la notizia di un accusa rivolta da Nokia in persona ad HTC a causa di un componente hardware presente sull’One.
Di cosa si tratta? I microfoni HAAC, presenti al momento su molti dispositivi della famiglia Lumia, che permettono una diminuzione del volume durante le riprese audio/video.
Nokia ha sviluppato personalmente questa funzione insieme ad un proprio partner, con il quale in precedenza ha siglato un accordo di esclusivo utilizzo per i suoi Lumia.
Esclusiva terminata, a quanto pare, vista l’accusa che arriva da Nokia. Come accade spesso per queste cose, il tutto è già finito in un tribunale Olandese dove l’azienda Finlandese ha avuto, per il momento, la meglio sulla concorrente.
L’ingiunzione vieta ad HTC di poter usare il componente incriminato sui propri dispositivi, anche se la produzione è stata avviata ormai da tempo e quindi l’obbligo sarebbe ormai inutile. La risposta dell’azienda, come ci si poteva aspettare, non si è fatta attendere:
HTC è veramente delusa dalla decisione del giudice. Al momento stiamo valutando se avrà un impatto sul nostro business e cercheremo soluzioni alternative.
Un colpo basso per l’azienda che ora si trova in serie difficoltà sopratutto legali. La colpa, però, non è della sola HTC; il produttore, essendo a conoscenza di questo contratto esclusivo, poteva rifiutare la proposta di HTC della fornitura per il suo attuale top gamma, ma così non è stato.
Si attendono sviluppi della vicenda, anche se sicuramente sarà qualche tribunale a decretarne l’esito definitivo.
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