E’ un acronimo che certamente sarà memorizzato, nell’immediato futuro, dagli utenti appassionati di smartphone high-end, i cosiddetti “top di gamma”: ePoP (Embedded Package on Package) è il nuovo concept con cui Samsung ha dimostrato di poter incrementare sensibilmente le performance dei nostri dispositivi portatili.
Costruite in modo da risparmiare un buon 40-45% dello spazio disponibile, le nuove memorie, sostanzialmente RAM installate su una multimedia card, offrono la possibilità di installare tutti i componenti necessari al corretto funzionamento in coppia con il processore in uno spazio ridottissimo, andando a costituire un blocco unico e solido in grado di riprodurre le performance di una: DRAM LPDDR3 a 3 GB.
La soluzione attuale adottata dalla maggioranza degli smartphone top è invece eMCP, una soluzione che ha riscosso indubbiamente molti favori per le sue capacità, ma ancora non compatta e capace di spostamenti di dati e loro memorizzazione a velocità superiore, essendo composta da due blocchi separati.
Samsung ha inoltre effettuato test di riscaldamento sui componenti dei prototipi, un esercizio meccanico che sembra essere particolarmente caro alla casa coreana (è accaduto già qualche mese fa con l’abbandonato Qualcomm Snapdragon, che non ha soddisfatto le pretese per Galaxy S6). I risultati sono stati eccelsi: il nuovo chip ePop è perfettamente in grado di essere accostato al processore senza dar luogo a surriscaldamento.
Tutto ciò si traduce in un vantaggio immenso per i producer ed i designer della struttura dello smartphone, non essendo necessari particolari stravolgimenti in merito per alloggiare i componenti in uno spazio specifico.
In futuro, Samsung non esclude di poter aprire questa tipologia di RAM all’utilizzo su tablet e soprattutto wearables, che com’è ovvio richiedono spazi particolarmente ristretti su cui operare al meglio.
Potremo quindi vedere una RAM degna del miglior smartphone al polso del prossimo Galaxy Gear? Ovviamente l’installazione definitiva del chip deve ancora ufficialmente avvenire su almeno una delle periferiche firmate Samsung; tuttavia rimaniamo fiduciosi, assieme a voi, che prima o poi anche le nuove memorie RAM potranno ottenere l’attenzione dovuta esattamente come avviene per i più potenti microprocessori.
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