Google Glass è sicuramente uno dei progetti “di lunga data” di Big G che più ha fatto parlare di sé, e che dopo due anni dalla pubblicazione delle prime specifiche tecniche sembra essere ancora incerto su quali caratteristiche definitive integrare, in vista di un futuro all’insegna della realtà aumentata a disposizione di tutti gli utenti.
Come sappiamo, comunque, Google non rinuncia con facilità alle proprie iniziative: il progetto Glass ha ricevuto proprio nelle ultime ore degli update interessanti, dal punto di vista della gestione dei tanto chiacchierati ologrammi e delle applicazioni CGI (Computer Generated Imagery) relative.
Questo verrebbe reso possibile grazie a Magic Leap, una startup attualmente all’opera su un sistema dedicato alla gestione della realtà aumentata, acquistato da Larry Page e Sergey Brin, il quale si ripromette di cambiare il nostro approccio al virtuale.
Magic Leap è nota negli ambienti della creazione di visori per la realtà virtuale e la gestione di immagini tridimensionali, e la sua integrazione con Google Glass potrebbe finalmente mettere in secondo piano la diffidenza di molti utenti verso il mondo degli smartglass e dei headset.
A ciò si aggiungerebbe anche l’integrazione di un brevetto per la gestione di immagini olografiche, recentemente registrato da Big G presso l’United States Patent and Trademark Office.
I dettagli del nuovo brevetto rivelano un concept secondo il quale è possibile sovrapporre le immagini generate tramite la CGI all’ambiente che l’utente vedrebbe ad occhio nudo, per offrire informazioni in tempo reale sui volti o gli oggetti che si stanno osservando.
I Google Glass non sarebbero quindi un progetto “defunto”, come molti nell’ambiente delle tecnologie smart l’hanno etichettato, bensì sarebbe in attesa di un momento migliore per poter sfruttare le potenzialità di questo nuovo connubio tra 3D e proiezioni olografiche.
Così, dopo le proposte di Playstation VR, Oculus Rift e Hololens di Microsoft, Google sembra avere buone carte da giocare per integrare finalmente una tecnologia a cui finora pochi hanno pensato: l’ambizione di Big G riuscirà come sempre a dare supporto a questo progetto?
Ci auguriamo che dopo il flop della prima generazione di Google Glass ci possano sorprendere novità interessanti per uno dei device più interessanti lanciati da Google.
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