Metal Gear Rising Revengeance è uno spin-off della celebre saga di spionaggio creata da Hideo Kojima per console. Negli anni abbiamo visto Metal Gear Solid diventare un progetto sempre più affermato fino a diventare un vero e proprio capolavoro di trama, grafica e giocabilità.
Fin dal primo capitolo rilasciato su sulla PSX, i passi in avanti si sono visti, e anche il protagonista, Solid Snake(anche se nel terzo capitolo e anche qualche episodio su PSP si impersonava Big Boss) è invecchiato man mano che la saga procedeva negli anni.
Nel secondo capitolo, Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, è arrivato un co-protagonista, Raiden, che invece occupa un posto di tutto rispetto in Metal Gear Rising Revengeance.
In Metal Gear Rising Revengeance, vediamo Raiden completamente trasformato in cyborg ed armato con una lama ninja in grado di affettare qualsiasi nemico. La struttura portante del gioco è completamente differente da quella degli altri giochi della saga: dimenticate lo spionaggio e pensate ad eliminare quanti più nemici possibile creando più danni possibili.
Appena si gioca a Metal Gear Rising Revengeance, si nota fin da subito una somiglianza eccessiva con DmC, pubblicato da Capcom l’anno scorso. Anche se Metal Gear Rising Revengeance è uscito su console l’anno scorso, non ha riscosso un successo eclatante, ma è rimasto nell’ombra, differentemente dai “fratelli maggiori”.
La grafica non è all’altezza della saga, e tutti coloro che hanno visto e giocato gli ultimi capitoli di Metal Gear Solid potranno rendersene conto; qui l’unica bellezza sta nel dettaglio dei personaggi principali, mentre tutto il resto è abbastanza elementare, sia nelle ambientazioni che nei nemici, ripetitivi e tutti uguali.
Anche su PC, giunto qualche settimana fa, Metal Gear Rising Revengeance non è stato un granché, dato che sono state aggiunte solo dei piccoli extra, come missioni VR o qualche oggetto in più.
In sintesi, questo Metal Gear Rising Revengeance, a detta del sottoscritto non potrebbe essere legato in alcun modo alla saga principale, e i richiami alla serie sono veramente pochi e gettati qua e là (ad esempio il Metal Gear come boss iniziale e anche Sunny come aiutante, la bambina conosciuta nell’ultimo capitolo della saga).
Si poteva aspirare a molto di meglio, ma in questi termini e soprattutto per questo genere di giochi, esistono prodotti molto più validi, come ad esempio lo stesso DmC oppure Castlevania.
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