E’ in arrivo una notizia che probabilmente darà sollievo alle migliaia di utenti alle prese con il ridotto spazio di storage tipico di smartphone e tablet, specialmente se confrontato con le alternative di PC e notebook, in un momento in cui anche la capienza media dei SSD sembra crescere a dismisura: il futuro Android M introdurrà una nuova tecnica di storage, destinata ad aumentare esponenzialmente lo spazio storage dei dispositivi portatili, anche tra quelli che per scelta costruttiva non integrano slot per SD card.
La nuova tecnologia prende il nome di Adoptable Storage Devices e sarà uno dei feature esclusivi della nuova “M release” di Google. Annunciata nell’ambito della Developer Preview al Google I/O, sarà inizialmente disponibile per i device Nexus 6, 9 e Nexus Player, ed aggiunge un supporto di prima categoria allo storage esterno, tra cui quello costituito dalle classiche microSD per passare alle SD regolari, le pen drive USB e hard disk esterni, tutti compatibili con la nuova release.
La capienza della memoria di default dei nostri dispositivi potrà quindi essere aumentata a scelta, concedendo finalmente agli utenti (in particolar modo ai che scarica o trasferisce su scheda grandi quantità di file) tutto lo spazio che meritano. Si risolve così anche l’annoso problema derivato dai device che non supportano l’estensione dello storage per una scelta precisa dei producer, tra cui gli smartphone monoblocco come Galaxy S6.
Tra le novità portate da Adoptable Storage Devices troviamo anche la possibilità di spostare le APK e le credenziali personali, sfruttando un layer supplementare di memorizzazione crittografata, andando così a superare i limiti delle precedenti release di Android.
Si tratta di un notevole passo in avanti, specialmente se si confronta Android M con Android Froyo, la versione 2.2 dell’OS che lanciò i primi feature USB tethering e miglioramenti a livello di memoria e performance.
I dati personali non avevano alcuna possibilità di essere spostati con successo tra dispositivi diversi; questa lacuna viene così definitivamente colmata con la nuova M release.
Android M inizia quindi ad arricchirsi di concept inaspettati, ma comunque molto attesi dalla maggior parte degli utenti che vogliono avere a che fare con dispositivi non più limitati nelle funzioni da uno storage poco capiente.
Attendiamo quindi che Adoptable Storage Devices faccia la sua comparsa ufficiale, dopo il primo test sulla Developer Preview, per poterne valutare l’efficacia e il modo in cui cambierà l’approccio all’ecosistema Android.
Lascia un commento