Chi è appassionato di multimedialità e, di conseguenza, di media center multipiattaforma in grado di soddisfare tutti i requisiti dell’open source e di una buona usabilità, conoscerà di certo KODI, in precedenza noto come XBMC, uno strumento multimediale per la gestione di audio e video disponibile anche da pochi giorni su Android.
Il funzionamento di KODI è facile quanto avvincente: tutti coloro che hanno a disposizione un device dotato dell’OS Google per eccellenza possono riprodurre senza il minimo sforzo ogni elemento multimediale delle proprie playlist, indipendentemente da dove sia stato memorizzato: possiamo quindi accedere ai nostri contenuti online, in locale oppure via cloud.
L’intrattenimento proposto dai formati multimediali compatibili con KODI permette di utilizzare il software anche nel caso in cui ci dovessimo occupare dei contenuti di una smart TV e dei PC home theater, capaci di intrattenere noi così come più persone in nostra compagnia, grazie ad un’interfaccia utente facile ed in grado di accedere ad ogni tipo di immagine, fotografia, video, podcast e musica.
Dopo essere approdata durante il passato Marzo su Google Play in fase beta, KODI è diventata così una piacevole realtà, sostituendo la maggior parte dei player video già esistenti, con una personalizzazione efficace e ben riuscita (grazie alle impostazioni per layout e accessori) e una configurazione delle cartelle da cui attingere i file molto più sistematica e intuitiva.
Il media management non si affida quindi più ai semplici media player dalle funzioni contenute e limitate allo streaming locale, bensì si nutre anche di servizi quali Chromecast o lo streaming online per dare un’esperienza di ascolto più vivace e accompagnata dalle immagini o dai video che preferiamo.
Con un supporto alla risoluzione 4K e una user interface completamente ridisegnata, non possiamo che consigliare KODI a chiunque volesse abbandonare in modo definitivo i vecchi player.
Spesso essi sono inadatti a tener traccia dei media moderni: impossibile rimanerne delusi, viste le capacità che lo renderanno certamente una killer app del mondo di Google Play.
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