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Pushbullet, la crittografia end to end arriva su Android e Windows

Chi ha l’abitudine di trasferire spesso i propri file tra dispositivi desktop e smartphone o tablet avrà probabilmente già fatto conoscenza di Pushbullet, un’applicazione salita alla ribalta per aver reso facilmente accessibili raccolte di playlist musicali, immagini, messaggi e link indipendentemente dal luogo fisico in cui vengono memorizzati.

Grazie a dei feature di messaggistica e notifiche dei principali social network tra cui l’immancabile Facebook, Pushbullet si è aperta all’uso della crittografia, che non può permettersi di mancare in un’applicazione in cui la condivisione e lo scambio di file e messaggi privati è al centro della user experience.

pushbullet

In particolare, il tipo di sicurezza utilizzata farebbe capo alla crittografia end to end, che coinvolge semplicemente il mittente ed il destinatario finale dei file, senza che server in grado di contenere le informazioni scambiate si intromettano, dando luogo, a volte, a spiacevoli fenomeni di diffusione involontaria e leak dei materiali privati scambiati.

Si tratta di un passo in avanti molto significativo per l’app, in quanto gli stessi proprietari della piattaforma non potranno in alcun modo conoscere i contenuti delle comunicazioni né dei file inviati, essendo la sicurezza estesa ai massimi livelli attualmente raggiungibili, grazie al livello di crittografia applicato (corrispondente allo standard AES-256-GCM, un algoritmo di autenticazione particolarmente rispettato per efficienza e performance generale).

Il nuovo feature sarebbe disponibile nelle versioni di Pushbullet per Windows, Android e Chrome, con la promessa, da parte dei developer ufficiali, di vederne un’analoga versione anche per iOS e OS X a breve.

Grazie al supporto costantemente migliorato per il sync tra file, che permette di avere a disposizione una panoramica immediata dei documenti disponibili, e alcuni recenti bug fix, Pushbullet conquista uno spazio proprio nel mondo dei client per la sincronizzazione dei file, unendo finalmente il mondo mobile e desktop.

Un’alternativa che sicuramente consigliamo, per via della sempre maggiore stabilità e alcuni tra i più avanzati standard di sicurezza attualmente disponibili.

13 Agosto 2015 Archiviato in:Applicazioni

Roberta Betti

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