E’ una delle più recenti intuizioni del MIT ed è destinata a far diventare i noti debugger per software multipiattaforma un ricordo del passato: si tratta di CodePhage, una piattaforma in grado di analizzare una qualsiasi applicazione, una volta entrata in esecuzione, rilevando senza aiuti esterni quale patch applicare ai bug più sfuggenti.
CodePhage è quindi un sistema di sicurezza supplementare per applicazioni la cui scrittura è particolarmente intricata, e rivolta ai linguaggi object-oriented, in cui il bug è costantemente in agguato.
Una delle sue peculiarità è il suo essere cross-platform, ovvero capace di correggere sviste scritte in linguaggi differenti da quello dal quale viene elaborato il fix, da applicare poi su errori simili a quelli rivelati in origine da CodePhage.
Sappiamo infatti che, nonostante le ovvie differenze tra i software, sempre più spesso vengono riutilizzate le stesse sub-routine e frammenti di codice comune, a volte completamente identico, ad alcune applicazioni simili.
CodePhage eseguirebbe quindi un’ingegnosa operazione di “taglio e cucito” tra le diverse porzioni di codice, individuando infine la strategia migliore per fixare ogni eventuale crash di sistema.
CodePhage, per individuare la soluzione corretta senza input dell’utente, analizzerà infatti le reazioni del codice rilevando le eventuali divergenze rispetto alle sequenze di dati iniziali dati in pasto al momento dell’esecuzione al software.
Se i vincoli e le variabili analizzate riescono a fornire un output soddisfacente, anche con l’istruzione che causa il crash, CodePhage considera il bug risolto.
Per questo motivo, l’illuminante “analizzatore di codice” sta così riuscendo a ridurre la lunghezza dei listati, in cui una buona percentuale di istruzioni è scritta al solo scopo di effettuare un debug, con ovvio vantaggio in termini di velocità e performance del software.
Le patch diventano perciò automatiche, rendendo forse finalmente lontani i tempi d’attesa per lerelease periodiche di fix, quali ad esempio i Patch Tuesday di Microsoft.
CodePhage permette quindi di sperare in un prossimo futuro in cui ogni bug è auto-corretto, senza alcun intervento umano, rendendo finalmente il software disponibile nella sua forma finale in tempi ristrettissimi.
Tra di essi non potranno di certo mancare le suite di applicazioni e i giochi per piattaforma mobile che più utilizziamo; seguiremo quindi l’evoluzione di CodePhage per scoprire quale sarà il primo software che sceglierà di affidare l’intera correzione dei bug ad un sistema tanto meccanizzato quanto “smart” nel rilevare gli immancabili errori.
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