Da alcuni giorni, Google sembra particolarmente infervorata nel proporre agli utenti del motore di ricerca più popolare al mondo una nuova feature, che consentirà ad ogni utente dotato di un account di scaricare per intero, da cima a fondo, la propria cronologia di query di ricerca.
Ricorderemo, a questo proposito, come gli espedienti della Cronologia Web Google finirono in passato al centro di minuziose critiche e analisi per via del possibile sconfinamento del livello di privacy dell’utente, in quanto la Cronologia era abilitata di default, negli account in cui non si fosse provveduto a disabilitarla.
Al di là del semplice Completamento Automatico, diventato una sorta di database planetario delle ricerche svolte da tutti gli utenti Google, la Cronologia Web è infatti frutto di rilevazioni di query personali: per questo motivo ne è stata successivamente proposta la rimozione, fino alla completa sospensione, al fine di proteggere la privacy dell’utente.
Google ha quindi predisposto una funzionalità apposita per scaricare la Cronologia Web completa, una parte integrante del progetto Google Takeout, che consente di scaricare una copia completa dei propri dati, conservati al momento del loro invio nei server statunitensi della casa di Mountain View. Per avviare il download è sufficiente connettersi a http://history.google.com/history inserendo le proprie credenziali di accesso, dopodiché individuare l’icona a forma di ingranaggio relativa alle opzioni, simile a quella già vista in altri contesti per le impostazioni del nostro account.
Potremo quindi selezionare la voce “Scarica” e, di seguito, la voce “Crea archivio”. Come già avviene per il download di file particolarmente corposi, relativi al nostro account (un esempio è il recupero di una copia di backup dei dati Facebook), Google ci invierà una mail quando l’archivio virtuale sarà pronto.
I file relativi alla nostra Cronologia Web verranno poi memorizzati su Google Drive, in formato JSON (un’estensione nata per l’interscambio di dati online, simile ad un linguaggio XML evoluto): naturalmente, nel caso in cui la Cronologia fosse stata disabilitata in precedenza, i file saranno completamente vuoti, non contenendo informazioni.
In questo modo, Google sembra offrirci un modo in più per tenere traccia di quanto è stato ricercato online nell’arco di tutta la vita del nostro account: sarà sufficiente per garantire maggiore consapevolezza agli utenti sul valore delle informazioni personali?
Nonostante le Privacy Policy di Big G, sono infatti molti gli utenti disposti a dubitare in merito alla protezione dei dati forniti ai server di Mountain View: seguiteci, quindi, per ricevere i prossimi update relativi alla sicurezza delle identità digitali Google a livello mondiale.
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