Il mondo dedicato all’Internet of Things (noto in breve come IoT) e Google sono ancora una volta uniti all’insegna dell’interazione personale con le smart home, ovvero il concetto di “casa intelligente” che grazie all’arrivo di nuovi dispositivi capaci di autogestire l’abitazione, si sta affermando sempre di più all’estero e da qualche tempo anche in Italia.
In particolare, Google avrebbe sorpreso il suo vasto pubblico di ammiratori proponendo OnHub, un nuovo router creato grazie agli sforzi congiunti con TP-LINK, da tempo una delle scelte principali a livello di strumenti per la navigazione online grazie al suo vasto numero di prodotti.
Il nuovo dispositivo è in grado di comportarsi, come suggerisce il nome, da vero e proprio hub, consentendo quindi un collegamento stabile di tutti i device della nostra smart home, senza per questo dover ricorrere a setup lunghi e spesso con possibilità di conflitto con altre periferiche non compatibili.
Google OnHub inaugura così l’ingresso di Big G nel mondo delle smart home, permettendo la creazione di una rete wireless istantaneamente grazie all’app ufficiale, Google On, che inizialmente verrà resa disponibile sia per Android che per iOS.
Il nuovo router wireless è previsto per il rollout negli Stati Uniti, di solito il paese “guida” per le applicazioni e l’hardware firmato Google, tuttavia una ricerca sul Google Store mostra una pagina apposita per OnHub tradotta in italiano, perciò allo stato attuale delle cose è previsto che l’innovativo device arrivi anche in Italia, dotato delle applicazioni necessarie. OnHub è certamente da considerarsi, quindi, l’evoluzione del progetto Google Brillo, di cui mesi fa si era tanto parlato per essere stata la prima piattaforma di sviluppo per il rapporto della casa di Mountain View con l’Internet of Things, ora finalmente concretizzato in questo nuovo device.
Le prestazioni del dispositivo sono già garantite in termini di efficacia e stabilità, grazie alla sua capacità di scansionare le frequenze radio scegliendo quella più adeguata a sostenere il segnale in maniera duratura, permettendo inoltre all’utente di suddividere la banda wireless tra più dispositivi a seconda delle applicazioni e di aggiornarsi con patch puntuali e volte a migliorare la sicurezza.
Possiamo quindi essere certi che il primo step di Google nel mondo dell’IoT rappresenta un momento interessante della competizione con Samsung e le altre major che iniziano a notare nelle smart home un terreno “di conquista” particolarmente interessante: tratteremo quindi l’evoluzione di OnHub e del suo progetto nei prossimi update, seguendone i miglioramenti.
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