Di Oculus Rift sappiamo già quel che basta per stabilire che sarà una tecnologia alla base della prossima “next big thing” nel panorama dell’entertainment e del videogaming, scelta e apprezzata appositamente da Zuckerberg come potenziale nuovo mezzo di interazione con Facebook.
La nota periferica è stata inoltre protagonista di curiosi esperimenti di ibridazione con i device Microsoft Kinect, diventando in grado di importare rappresentazioni virtuali di noi stessi, così come degli oggetti dell’ambiente in cui viviamo, in una realtà del tutto nuova.
Quello che fino ad oggi non ci era dato sapere è il giudizio lusinghiero che l’emittente britannica BBC ha formulato nei confronti dell’innovativo gadget. Una puntata completa del TG quotidiano è stata infatti girata sfruttando particolari tecniche di ripresa, ovvero telecamere a 360°, in grado di ottenere una panoramica completa dell’ambiente circostante, massimizzando contemporaneamente la risoluzione.
Naturalmente, tutto ciò avviene mostrando anche i dietro alle quinte, che di norma vengono celati agli occhi del pubblico.
Il risultato è un playback studiato appositamente per Oculus Rift, che non ha mancato di stupire gli spettatori, come dimostrato in alcuni simpatici “reaction video” registrati dalla stessa BBC a scopo promozionale.
La realizzazione dei filmati per Oculus Rift ha richiesto lo sfruttamento di due grandi marchi della ripresa cinematografica professionale, tra cui Figure Digital, con la sua Panopticam (un set ottico dotato di 35 videocamere in Alta Definizione, in grado di ricomporre i filmati, in modo che risultino meglio visibili da visori per la Virtual Reality) e la nipponica Genetec, che con la tecnologia Divemachine ha permesso di aggiungere ai filmati un audio dinamico.
Suoni ed immagini prodotte vengono così associate ai movimenti in tempo reale dell’utente, che si sentirà sempre più immerso in una realtà pervasiva in cui è “realmente” presente.
L’audace esperimento di BBC ha dimostrato come la sinergia tra tecnologie così differenti, ma unite verso la realizzazione dello stadio successivo della realtà virtuale, sia in grado di produrre effetti fantasiosi e pieni di coinvolgimento, che speriamo di vedere riprodotti al più presto anche nei palinsesti Web italiani.
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