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Project Wing, i nuovi droni di Google sono in fase di sperimentazione

In un modo molto simile ad un altro colosso americano, Amazon, che con i suoi test di sperimentazione del progetto “Prime Air” mira ad offrire ai suoi clienti delle consegne più rapide ed efficienti rispetto a quelle tradizionali, anche Google si è lasciata affascinare dal mondo dei droni, varando il cosiddetto “Project Wing”, che vede tra i suoi punti principali la consegna di merci di piccole e grandi dimensioni a tutti gli acquirenti che faranno richiesta del futuro servizio.

L’idea è giunta a Big G proprio in un momento in cui anche il mondo dei trasporti sta cambiando velocemente e diventando più efficace grazie alle nuove tecnologie: il nuovo progetto è infatti sponsorizzato in parte da Sequoia Capital, società di investimenti in start up e imprese affermate che ha da sempre dimostrato alto interesse nelle iniziative di Google.

Project Wing Google

Lo sviluppo di Project Wing sembra addirittura essere così importante per Sequoia che un partner della società, Aaref Hilaly, avrebbe postato sul proprio account Twitter un video dimostrativo relativo a un primo prototipo di drone, che riesce perfettamente nel suo intento di sollevare e trasportare in aria dei pacchi che potrebbero rappresentare le consegne future da distribuire ai clienti.

Sono stati inoltre forniti i primi parametri riguardo i tempi di percorrenza dei nuovi droni sperimentali, ben 5 miglia in soli 5 minuti; fatto che potrebbe permetterci in futuro di ricevere i nostri ordini dai più svariati siti di e-commerce nella stessa giornata, a distanza di pochissimo tempo dall’ordine completato.

I programmi di consegna via drone, come vediamo, continuano a moltiplicarsi nella speranza di poter implementare questa tecnologia al più presto.

Sarà Prime Air di Amazon o Project Wing, sostenuto dai laboratori di Google X, la divisione dedicata alla ricerca e sviluppo di nuovi strumenti tecnologici, ad avere la meglio?

Al momento è senza dubbio importante che entrambi i colossi riescano a completare i propri progetti in tutta sicurezza, per consentire ai clienti di domani di usufruire di un servizio davvero impeccabile sotto ogni punto di vista, che potremo probabilmente sperimentare anche in Italia.

22 Ottobre 2015 Archiviato in:News

Roberta Betti

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