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RankBrain, l’intelligenza artificiale al servizio delle ricerche su Google

L’importanza di un motore di ricerca come Google è sicuramente chiara a tutti gli utenti del Web, per via della sua efficienza e il numero di servizi offerti nel corso degli anni. Tuttavia, il suo compito non si ferma semplicemente a fornirci le informazioni che cerchiamo: Big G intende infatti fare del suo eccellente search engine una vera e propria piattaforma per il test degli algoritmi di intelligenza artificiale, tra cui il nuovo e potente RankBrain.

RankBrain è un sistema che, a sorpresa, ha gestito nei passati mesi e continua a gestire oltre il 15% delle ricerche complessive effettuate dagli utenti: una cifra notevole, se consideriamo che il numero di interrogazioni gestite da Google giornalmente è di diversi miliardi.

RankBrain Google

L’importanza di questo algoritmo è fondamentale, dato che il reperimento di immagini, link e informazioni sono dei veri e propri banchi di prova per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

La novità proposta da RankBrain si trova nei cosiddetti “vettori”, unità logico-matematiche che riescono a comprendere al meglio l’input di ricerca dell’utente, permettendo all’algoritmo di “indovinare” con maggior precisione i possibili termini correlati, ampliando il numero delle query restituite nelle SERP di Google in qualità e quantità.

Il sistema in questione permetterebbe così a Google di rispondere a quesiti finora difficilmente interpretabili dal motore di ricerca, velocizzando le operazioni di recupero e potenzialmente offrendo risultati che di certo sono d’interesse per coprire in maniera più dettagliata un argomento specifico.

Come possiamo vedere, sono quindi molto lontani i tempi in cui era sufficiente il semplice PageRank (algoritmo con cui si qualificava l’importanza e l’attendibilità di un sito valutando i suoi collegamenti ipertestuali) per restituire risultati ottimizzati e capaci di coprire ogni richiesta dell’utente.

I parametri da prendere in considerazione per testare la qualità di un sito web crescono (l’ultimo introdotto è la qualità della visualizzazione mobile), e di certo un colosso come Google non può rinunciare a fornire dei risultati che rispecchino il frutto delle ultime tecniche di ricerca.

RankBrain è quindi uno dei nomi che dovremo ricordare sia in ambito intelligenze artificiali che nel mondo della SEO: gli scenari aperti sono sempre più interessanti, e di certo ci porteranno un futuro in cui la ricerca dell’informazione in Rete sarà meno fuorviante e più completa.

27 Ottobre 2015 Archiviato in:News

Roberta Betti

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