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Nanoport, connettere più smartphone e creare un tablet

Seguendo probabilmente le orme tracciate già dal popolare Project Ara di Google, smartphone modulare presentato mesi fa nel suo concept principale e componibile e scomponibile a seconda delle necessità dell’utente, Nanoport rappresenta una tecnologia di impatto del tutto innovativo nata recentemente per connettere più smartphone, in modo da sfruttarne la potenza condivisa per ricavarne prestazioni del tutto simili a quelle dei moderni tablet all’avanguardia.

Nanoport

Nanoport, studiato dalla giovane Nano Magnetics, è un’idea agli albori, tuttavia ben consapevole di quanto possa aiutare profondamente l’utenza smartphone, permettendole di ottenere delle performance simili a quelle del GRID computing, ovvero la rielaborazione di migliaia di informazioni diverse grazie all’unione di più dispositivi.

Il sistema che consente tutto ciò è di tipo magnetico, e permette di configurare più elementi dotati di touchscreen per ottenerne uno singolo e straordinariamente potente.

I primi concept relativi a Nanoport non sono una novità assoluta: essi erano già stati mostrati alla passata CES 2014, con la promessa di ritornare vittoriosi e più completi per il prossimo CES 2015, dunque entro un mese nella florida Las Vegas.

A quanto pare, il primo prototipo sembra particolarmente robusto ed affidabile: gli schermi sono in grado di ospitare sia app che video, oppure prodotti multimediali in generale.

Al pari di molte iniziative di una possibile futura rivale per Nano Magnetics, ovvero l’onnipresente Google, è stato rilasciato da breve tempo un Developer’s Kit per i producer di hardware e degli app developer, in attesa delle prime sperimentazioni di successo con applicazioni in grado di sfruttare l’intero schermo, ma in via preliminare un hardware così esteso nelle capacità.

Da tali esperimenti scaturirà poi, in futuro, l’eventuale decisione di espandere le tecniche alla base di Nanoport ad altri prodotti dell’elettronica di consumo, tra cui video/fotocamere, batterie e speaker stereo.

Come non apprezzare, quindi, la possibilità di creare una configurazione smartphone finalmente degna della potenza di un tablet evoluto o addirittura di un notebook? Al momento i dettagli rivelati da Nano Magnetics sono ancora insufficienti, ma siamo certi che a partire dal prossimo CES (Gennaio 2015) potremo aggiornarvi puntualmente sulla crescita di questa ottima opportunità di “reinterpretare” gli smartphone in un’altra chiave più dinamica.

8 Dicembre 2014 Archiviato in:Hardware

Roberta Betti

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