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PuzzlePhone, nuovo smartphone modulare con Android Marshmallow inizia il crowdfunding

Un dispositivo pronto ad assemblarsi rapidamente, e per di più con i componenti hardware che riteniamo adatti alla nostra attività quotidiana, fino a creare un vero e proprio top di gamma: questo è il concetto alla base dei cosiddetti smartphone modulari, conosciuto inizialmente con Project Ara di Google e successivamente grazie a FairPhone, lo smartphone “solidale” che ha catturato l’attenzione di stampa e pubblico.

Una nuova alternativa è tuttavia pronta a realizzarsi grazie al crowdfunding della piattaforma IndieGoGo, ovvero PuzzlePhone, un dispositivo basato su Android 6.0 Marshmallow costituito da tre moduli complementari e facili da assemblare, chiamati in maniera intuitiva “brain”, “spine” e “heart”, come se si trattasse di un vero e proprio corpo.

PuzzlePhone

PuzzlePhone permette, come si può intuire, di costruirsi il proprio smartphone con specifiche tecniche personalizzate, e soprattutto di scegliere una politica di tutela dell’ambiente, del risparmio e delle risorse: un dispositivo con componenti facilmente sostituibili può durare diversi anni, a vantaggio delle tasche degli utenti e ovviamente dal punto di vista ecologico.

Passando ad uno sguardo più vicino sui tre moduli, “Brain” contiene, come ci si può aspettare, i componenti di maggiore importanza, il vero e proprio cervello di PuzzlePhone: troviamo infatti CPU, GPU, memoria RAM, modulo per fotocamera e storage principale.

“Spine” ospita semplicemente lo schermo e parte del telaio del cellulare, mentre “Heart” include lo scompartimento batteria e altri upgrade a scelta dell’utente.

Va inoltre notato che PuzzlePhone possiede specifiche di base (che, ricordiamo, possono essere ampliate) superiori alla maggioranza degli smartphone modulari attuali: un display full HD da 5 pollici, un chipset octa core con architettura a 64 bit, 3 gigabyte di memoria RAM, e fotocamere di complessiva buona qualità, da 12 e 5 megapixel.

L’arrivo del nuovo device è previsto per il 2016 al termine della campagna di crowdfunding avviata, perciò ci attendiamo grandi traguardi da un hardware così flessibile, e capace di supportare al massimo il nuovo fiammante OS Android, fino ad offrire a ogni utente lo smartphone che merita.

5 Novembre 2015 Archiviato in:News

Roberta Betti

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