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Windows 10, utenti tracciati dalla Technical Preview?

A pochi giorni dalla release della Technical Preview di Windows 10, che ha rappresentato un momento “storico” per Microsoft, sia per il nuovo decorso di un sistema operativo molto più interattivo di Windows 8.1, ed in parte per la decisione di lasciare agli utenti una versione parziale per scoprirne eventuali difetti, la casa di Redmond si trova al centro di una delle consuete polemiche riguardo privacy e affini.

Windows-10-portatile

Tutto ciò in quanto l’iscrizione all’uso della preview è necessaria soprattutto attraverso Windows Insider, una piattaforma costituita da condizioni per l’utente e privacy abbastanza dubbie.

Windows 10, nella sua forma preview, ospita infatti un software del tutto simile a quelli telemetrici, ovvero in grado di monitorare i movimenti e le scelte dell’utente; il tutto allo scopo di scovare eventuali miglioramenti.

A questo punto l’analogia con le celebri “richieste di permessi” di app Android e simili diventa evidente: Microsoft richiede quindi informazioni utente, dati delle app, dei device registrati e delle reti in generale.

Alcuni utenti hanno inoltre letto le policy di Windows Insider, giungendo a tratti apparentemente inquietanti, tra cui un servizio in grado di registrare in background il numero di applicazioni, nonché la loro tipologia, aperte dall’utente; e monitorarne in certi casi i contenuti digitati, per effettuare miglioramenti al correttore automatico e agli strumenti di editing.

Microsoft tuttavia garantisce che si tratta di rilevazioni utili a modificare il corso del sistema operativo, implementando le eventuali migliorie scoperte grazie all’interazione con gli utenti.

Per la maggior parte degli utenti, comunque, la domanda permane: si tratta di collezioni di dati a nostra insaputa, o meno?

L’uscita definitiva di Windows 10, prevista per il 2015, sarà così la sola in grado di far luce su questi dubbi, tuttavia per ora ricordiamo di fare attenzione e leggere sempre le documentazioni, che molto spesso accettiamo senza neanche leggere, nelle quali c’è sempre scritto tutto ciò che veniamo a conoscenza sempre con il senno di poi,

8 Ottobre 2014 Archiviato in:News

Roberta Betti

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