Il nuovo trend che vuole PC e notebook sempre più compatti e portatili sembra essere particolarmente in fermento: oltre alle ormai tradizionali alternative costituite dai mini-PC, iniziano a diffondersi progetti interessanti come i Compute Stick, microcomputer con impostazioni memorizzate in una chiavetta HDMI in grado di ospitare un vero e proprio ambiente operativo.
Anche Asus, forte del suo successo all’IFA 2015, ha voluto dire la sua in merito, grazie ad Asus VivoStick, una chiavetta portatile in cui è memorizzato un supporto PC completo a Windows 10, appoggiandosi su un’architettura hardware interessante costituita da un Intel Atom quad-core, 32 GB di storage e 2 GB di RAM.
Inoltre è capace di supportare la connettività wireless grazie al modulo wi-fi integrato, oltre a due uscite USB 2.0 di certo utili per chi avesse necessità di collegare hardware supplementare.
Asus VivoStick è basato sull’architettura Cherry Trail, un nuovo system on a chip testato in anteprima sui dispositivi Android, che ha rimpiazzato il passato Bay Trail con ottime performance a livello mobile, grazie al processo produttivo Intel a 14 nanometri che sembra ormai essere alla base delle architetture hardware del futuro.
Il motto di questa piccola quanto interessante chiavetta è infatti “Share, stream and Play”, con un ovvio riferimento alla sua capacità di trasformare le nostre TV smart in PC controllati da remoto, con una visualizzazione dei contenuti dello stick veloce e affidabile, proporzionata alle attuali capacità dei microcomputer.
La cosiddetta “moda” dei mini PC prende quindi direzioni sempre più imprevedibili quanto ingegnose, dal momento che un piccolo stick di dimensioni poco superiori a quelle di una classica penna USB ci consente, connettendo uno schermo ed un mouse, di sfruttare le potenzialità di un sistema operativo completo in pochi minuti: quale futuro ci aspetta sotto questo punto di vista?
Vi aggiorneremo al più presto con le novità e le indiscrezioni provenienti direttamente dall’IFA in merito a questa nuova architettura PC, che sembra collezionare consensi tra appassionati e non del micro computing.
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