Chi la pace non vuol, la guerra s’abbia.”
-Torquato Tasso
Tutti conosciamo la serie di Medal Of Honor, acerrimo rivale di Call Of Duty e grandissimo esponente storico del genere di sparatutto in prima persona, e oggi si arricchisce di un nuovo capitolo, ambientato nei giorni nostri, dalle più avanzate metropoli fino alle calde zone di guerra in Medio Oriente.
Grafica [Voto 9]
“Stupefacente”
Sicuramente la grafica è il punto forte di questo gioco, che non accenna a lasciare il trono di “Re degli sparatutto” a COD, con una nuova modifica del motore che già abbiamo visto in Battlefield, il celebre Frostbite 2, elevato ad un livello tale da poter distruggere quasi qualunque elemento che vedrete sullo scenario, mentre tonnellate di proiettili vi arrivano addosso e dovrete pensare solo a salvare la vostra vita.
Armi, località e personaggi sono resi in maniera davvero unica, a tal punto che molto spesso rimarrete abbagliati ed esterrefatti nell’ammirare con quanta cura è stato reso il tutto. Buona visione!
Trama [Voto 8]
“Classico”
La trama ricorda moltissimo quella di un blockbuster americano, infatti vestiremo i panni di Preacher, operatore americano della celebre squadra “Tier 1”, che abbiamo imparato a conoscere nel capitolo precedente di MOH.
Preacher al ritorno dalle sue missioni pericolosissime, si trova ad affrontare una crisi familiare che lo investe completamente, e proprio mentre cerca di salvare la sua sfera personale, un esplosivo potentissimo denominato PETN entra nel mondo civile e provoca una rottura del suo fragile equilibrio.
Ora il “Tier 1” deve fare ciò che è necessario per rimettere le cose apposto, precipitandosi nell’area nemica.
Audio [Voto 8]
“Interessante”
La controparte audio di questo gioco è davvero bella. Infatti tutto è splendidamente ricreato per dare la vera e propria sensazione di trovarsi nel bel mezzo del conflitto, come proprio EA ci ha abituato con gli altri capitoli di questa serie pluripremiata.
Armi, esplosioni, personaggi estremamente caratterizzati e tanto altro; tutto si trova al posto giusto, anche se il paragone con Call Of Duty è scontato. Notevole.
Gameplay [Voto 6]
“Appena sufficiente”
Una pecca in questo bel quadro ultramoderno è purtroppo l’aspetto più importante, la giocabilità. E’ come sentirsi in un costante deja vu, infatti si ha sempre la sensazione di fare sempre la stessa cosa, solo che cambia l’ambientazione e i nemici.
Dovrete costantemente sparare, nascondervi e sfondare porte e ripetere queste azioni fino alla fine della missione, anche non necessariamente in questo ordine.
Personalmente, avendo giocato sia a Call Of Duty che a questo, ho sentito questo peso eccessivamente gravoso e non tralasciabile.
Speriamo meglio nei prossimi capitoli.
Giudizio [Voto 8]
“Bello, ma..”
Tirando le fila, c’è abbastanza in questo gioco per soddisfare la voglia dei giocatori più incalliti di far fuori decine di nemici tra esplosioni devastanti e palazzi che crollano costantemente.
Gli amanti di questa serie si sentiranno a casa, perché già abituati a sapere cosa li aspetterà, mentre per i neofiti l’impatto potrebbe essere abbastanza duro, sia per la giocabilità che per la meccanica di gioco.
Immediato e arcade a volte, simulatore e riflessivo ad altre. Ibrido interessante ma forse non tutti lo apprezzeranno.
Nonostante tutto Medal Of Honor Warfighter resta un prodotto eccellente e merita un otto pieno da Tecnoyouth. Buon divertimento!
PRO
- Grafica allucinante e sonoro coinvolgente
- Estremamente realistico a volte…
CONTRO
- …Estremamente arcade altre volte
- Troppo ripetitivo
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