Li conosciamo tutti fin da piccoli. Hanno accompagnato la nostra infanzia con delle forme assurde, si trasformavano da animali in robot ipertecnologici. Dalla televisione ai giocattoli, dai fumetti al cinema, e dagli schermi ai videogiochi.
I Transformers hanno avuto grandissimo successo soprattutto al cinema in questi ultimi anni con tre fortunatissimi film in cui gli acclamati robot guidati da Optimus Prime si prodigavano per la difesa della terra dal malvagio Megatron.
Dopo averli visti al cinema scontrarsi sulla terra, è giunto il momento di fare un passo indietro e capire come tutto è iniziato con questo gioco. Ecco la recensione del gioco Transformers: Fall Of Cybertron qui su TecnoYouth.
›Trama [Voto 8]
“Storica.”
La trama è il punto forte di questo gioco, come tutti potremmo aspettarci. Mantenere alto un marchio che ha tenuto compagnia alla mia generazione è un’impresa non da poco.
La storia riprende dalla fuga da Cybertron, pianeta natale dei robot, distrutto e ormai al collasso a causa dei costanti combattimenti tra gli abitanti e la fine dell’Energon, materiale vitale per gli stessi robot.
Le fazioni che si combattono sono gli Autobot, guidati dal glorioso Optimus Prime e poi, vi sono i Decepticon, guidati dal malvagio Megatron.
All’apice del combattimento il pianeta ne paga il prezzo e collassa e i robot sono costretti a cercarsi un’altro pianeta ed è qui che comincia la storia, dall’Arca fatta costruire da Optimus. Ma i guai non sono nemmeno iniziati..
› Grafica [Voto 8]
” Tecnologicamente avanzata.”
Già, proprio così. Se i protagonisti sono dei robot super avanzati dal punto di vista tecnologico, la grafica non è da meno. Infatti passeremo moltissimo tempo ad osservare con quanti dettagli sono stati ricreati fedelmente i protagonisti del gioco, l’ambientazione e gli effetti.
Il gioco è basato sul famosissimo “Unreal Engine“, che ha dato le basi per i giochi più belli graficamente e ancora oggi risulta uno dei più performanti sul mercato. Dove le parole non possono arrivare, ci sono le immagini e se ” l’occhio vuole la sua parte“, qui la cosa si fa davvero interessantissima.
› Audio [ Voto 9]
” Splendidamente ricreato.”
L’audio nel gioco è qualcosa di davvero spettacolare. Le voci nel doppiaggio, specialmente in lingua inglese è davvero sensazionale, come si può notare dal doppiatore di Optimus Prime, che sembra proprio essere nato per doppiare questo leader.
D’altra parte, anche gli effetti sonori sono davvero da fantascienza, con armi al plasma, mitragliatrici che danno la sensazione di essere davvero sul campo di guerra.
Infine, la colonna sonora, si può apprezzare fin dalle prime battute, è davvero adatta al contesto e risulta essere molto energica, dando al contempo una sensazione sublime nell’ammirare tutti questi robot che combattono portando avanti i loro ideali. Unico.
› Gameplay [Voto 7]
” Divertente, ma…”
La struttura del gioco è la stessa del predecessore, uno sparatutto in terza persona, con visuale dietro le spalle del protagonista.
Dovremmo farci strada tra innumerevoli nemici con armi che raccoglieremo nello scenario e ovviamente anche dei boss spaventosi. Vivremo l’intera trama spaziando tra le due fazioni, interpretando i migliori Autobot, come Bumblebee o Optimus, ma anche i Decepticon, tra cui spicca ovviamente Megatron.
Differentemente da altri giochi del genere, questo può contare sulle peculiari abilità dei protagonisti, che sono in grado di trasformarsi in un batter d’occhio, passando da una forma “umanoide” a un velocissimo veicolo, come siamo stati abituati a vederli nei cartoni e nei cinema.
La formula è stata interessante per il primo capitolo e sembra che anche qui nel sequel punti moltissimo su questo fattore unico; nonostante ciò talvolta nel gioco si respira un aria ripetitiva, che può portare al tedio, ma ad ovviare a tutto questo c’è una discreta modalità Multiplayer.
› Giudizio [Voto 8]
” Proprio come un giocattolo.”
Alla fine, tirando le somme, analizzando il prodotto da tutti i punti di vista, può essere considerato un ottimo gioco d’azione, specialmente per i fan sfegatati.
Tutti impazziranno nel vedere giganteschi robot che se le danno di santa ragione tra armi potentissime e trasformazioni sempre più spettacolari.
La struttura di gioco ricorda forse un po’ troppo il primo capitolo senza sostanziali novità, ma anche “Warhammer 40K: Space Marine“, anche se il contesto è estremamente differente.
Dulcis in fundo può essere reputato un buon passatempo, soprattutto per chi non cerca delle strutture di gioco eccessivamente complicate che necessitano di troppa attenzione. Da provare almeno una volta.
Pro
• Ci sono i Transformers!
• Grafica ed audio davvero ben fatti
Contro
• Gameplay ripetitivo
• Non è molto differente dal primo capitolo
Ecco a voi alcune schermate direttamente dal gioco in azione!
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