The Walking Dead: Stagione Due finalmente è arrivato anche su PC anche se in lingua completamente inglese, e noi non aspettavamo altro e subito abbiamo preparato la recensione, provando il gioco fino in fondo.
The Walking Dead: Stagione Due arriva dopo più di un anno dal rilascio del finale della vecchia stagione, che è stata acclamata dalla critica ed ha ottenuto tantissimi premi, diventando un fenomeno incredibile nel giro di pochissimi mesi.
Telltale Games, la casa produttrice della serie, attraverso questo gioco infatti è diventata famosissima. Vediamo come si è comportata con il primo episodio di questa nuova stagione di The Walking Dead ( avevamo avuto qualche accenno nel trailer di The Walking Dead stagione 2), che prende il nome di “All That Remains“.
Trama [Voto 8]
“Sempre all’altezza”
The Walking Dead: Stagione Due fa del suo punto di forza ovviamente la trama, che è costantemente in sviluppo attraverso le scelte che vengono fatte dal giocatore.
Vestiremo i panni di Clementine, la ragazzina protagonista anche della prima stagione al fianco di Lee e che ora deve vedersela da sola in un mondo apocalittico dominato e popolato soprattutto da tantissimi zombie che vogliono mangiare gli umani a tutti i costi.
Gli esseri umani ormai sono ridotti a vivere come banditi, e Clementine in pochissimo tempo si ritroverà ad essere separata da quelle poche persone di cui si poteva fidare, ovvero Christa ed Omid, anch’essi presenti all’interno della prima stagione.
Attraverso scelte e momenti difficili, il giocatore dovrà unicamente provvedere alla salvezza di Clementine, tra zombie e gruppi di persone di cui non si può fidare fino in fondo come aveva fatto con Lee e che ora non c’è più.
La trama è davvero spettacolare e rispecchia pienamente l’atmosfera del fumetto.
I ragazzi di Telltale Games sono dei veri maghi in questo campo.
Grafica [Voto 7–]
“Poca innovazione”
In The Walking Dead: Stagione Due, la grafica purtroppo non ha avuto tutti quei miglioramenti che si potrebbero attendere dopo il tempo trascorso dalla prima serie.
Il motore grafico del gioco è sempre lo stesso, atto a dare la sensazione di trovarsi all’interno del famoso fumetto, con i bordi dei personaggi e degli oggetti molto delineati come se fossero dei veri e propri disegni.
Purtroppo le novità si fermano qui, ed infatti se non fosse per l’aggiunta di qualche altro dettaglio, sarebbe totalmente identico al passato.
Speriamo che con i prossimi episodi ci sia qualcosa di nuovo e di più realistico.
Audio [Voto 8]
“Da atmosfera”
L’audio presente in The Walking Dead: Stagione Due è molto ben realizzato e all’altezza del gioco stesso. Soprattutto per quanto riguarda il doppiaggio in lingua originale che non è cambiato (almeno per quanto riguarda le vecchie conoscenze) e riescono a conferire una personalità particolare ad ogni personaggio.
Attraverso la voce della piccola Clementine si noterà subito l’innocenza che porta e la sua anima pura in contrasto a tutto il male che mostra questo mondo messo in ginocchio dalle creature malvagie.
Anche la colonna sonora, prevalentemente formata da suoni e ritmiche abbastanza lugubri, rendono molto bene quella che è l’atmosfera di disperazione che correda il mondo di The Walking Dead.
Gameplay [Voto 7]
“Niente di nuovo”
Il gameplay di The Walking Dead: Stagione Due è completamente identico a quello mostrato nei giochi precedenti di questa serie.
La struttura è rimasta identica, con l’alternanza di momenti di esplorazione a dei “quick time events“, in cui bisogna premere il tasto che viene mostrato sullo schermo al momento giusto e in poco tempo per fare l’azione desiderata.
Questa formula già collaudata rende il gioco molto godibile e con un ritmo che varia sempre, senza annoiare il giocatore; coloro che però erano ansiosi di novità faranno bene a guardare altrove, poichè in questo episodio è tutto uguale al passato.
Anche le scelte che si faranno attraverso le conversazioni con altre persone ovviamente sono importantissime, infatti determineranno il destino della piccola Clementine e di chi la seguirà.
La curiosità di voler sapere tutti i finali della storia potrebbero spingere il giocatore a riprovare tante volte la stessa scena fino a trovare il finale “perfetto“.
Giudizio [Voto 7+]
“Passato e presente”
Riassumendo brevemente The Walking Dead: Stagione Due, si può dire che il gioco è come tutti ce lo aspettavamo.
Tutto identico alla stagione precedente, con una trama tutta nuova e i personaggi sopravvissuti che cercano di fare del proprio meglio per vivere in un mondo selvaggio.
Il paragone con la prima stagione è d’obbligo, e proprio su questo punto si potrebbe dire che forse ci voleva qualche cosa in più (le novità che non ci sono), ma nel contesto siamo contenti, poiché Telltale Games ha capito cosa piace ai giocatori e ha preferito giocare sicuro e continuare con una meccanica già collaudata fino in fondo.
Cosa ci aspetta nel prossimo episodio? Lo scopriremo insieme. Buona partita!
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