Il nuovo firmware creato da Google per la prossima generazione di dispositivi a marchio Android, come già accaduto nelle versioni precedenti, è al centro di un buon numero di speculazioni da parte dei fan dei sistemi operativi open source che non attendono altro che la release definitiva di ciò che fino ad oggi è noto come “Android M“.
Il misterioso nome che si cela dietro all’iniziale “M” è ancora in parte ignoto, comunque negli ultimi giorni si sono fatte strada alcune speculazioni che vedono al centro alcuni nomi di dolci, americani e non, che potrebbero essere utilizzati per descrivere al meglio la prossima release.
Esattamente come avvenuto per Android KitKat, anche questa volta Google potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di descrivere la M release con un trademark come “M&M’s” oppure “Milk Duds”, una caramella al cioccolato molto popolare negli USA.
Gli altri possibili nomi fanno riferimento a dolci del tutto svincolati da marchi registrati, come “Marzipan”, “Marshmallow”, e “Milkshake”, che al momento si rivelano essere i principali contendenti in quanto più semplici da ricordare per l’utente medio rispetto ad altre alternative più articolate.
L’esperienza di Android M, mentre attendiamo il nome della release definitiva, continua ad arricchirsi di dettagli nelle developer preview, ed è comunque destinata a modificare l’approccio con il multitasking e l’interfaccia, aggiungendo interessanti funzioni tra cui gli App Links, con cui si potrà velocizzare la pubblicazione di contenuti da app social, tra cui Twitter, il supporto fingerprint rinnovato ed i pagamenti mobile.
Diventano inoltre più coerenti e piacevoli dal punto di vista del design anche l’App Drawer, che con un colpo d’occhio ci consentirà di trovare l’applicazione di cui abbiamo bisogno, assieme ad una gestione dei permessi migliorata, date le non poche controversie che affliggono il campo della privacy in tema di app.
Android M sembra quindi avere a disposizione tutte le carte in regola per diventare un successo tra tutti i possessori di device che potranno supportarlo; tuttavia ovviamente gli update in corso non finiscono qui, restate perciò su queste pagine per scoprire cosa ha in serbo per noi Big G nei prossimi mesi, prima della release definitiva.
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