Se siamo utenti che seguono attentamente da vicino tutti i passi delle principali ROM derivate da Android, di certo non ci saranno sfuggiti gli ultimi grandi passi di Cyanogen, che nelle ultime settimane ha rilasciato notizie molto importanti in merito alla gestione della privacy di ogni singola app installata (incluse le applicazioni di sistema), disponibile a partire dalla prossima release, e soprattutto riguardo un nuovo ambiente di sviluppo, che prende il nome di MOD (da non confondere con l’OS CyanogenMod).
Che cosa aspettarci dal nuovo Cyanogen MOD? La sua nascita è di importanza molto rilevante per tutti i developer all’opera sulle prossime versioni del sistema, in quanto si potranno integrare le app accedendo direttamente alle API native, opzione che finora era riservata ai progettisti degli OS, ampliando le funzioni disponibili ad un livello mai sperimentato prima d’ora, come potremo vedere a partire da Cyanogen OS 13, che arriverà in primavera (si presume Marzo) e si baserà sulla release Android 6.0 Marshmallow.
Le nuove mod saranno quindi di grande interesse per capire come i produttori di smartphone procederanno per personalizzare gli OS del futuro, considerando che si aprono scenari come l’integrazione di alcune caratteristiche di Skype e Cortana all’interno di Cyanogen, così come nidificare le funzioni di un’app in modo che possano essere eseguite all’interno di un’altra.
Gli esempi relativi a Skype e Cortana non sono affatto casuali: come ricorderemo, Microsoft ha espresso negli ultimi mesi molta vicinanza a Cyanogen Inc., ed interesse per i suoi progetti, che l’hanno portata a separarsi definitivamente dagli intenti di Google per il suo Android.
La casa di Redmond ha infatti accettato la partnership con Cyanogen Inc, puntando senz’altro a proporre in futuro qualcosa di nuovo in un mondo relativamente nuovo, dopo l’esperienza con Windows 10 Mobile.
Al momento le mods sperimentali sono in fase di test e considerate progetti apparentemente “top secret” da Microsoft e Cyanogen Inc., per via dei possibili problemi a livello di security che potrebbero insorgere unendo così tante caratteristiche di applicazioni diverse per dar vita a qualcosa di inedito e cross-platform.
Cyanogen Inc. non ha comunque intenzione di perdere molto tempo, avendo già in progetto di distribuire un’evoluzione dei classici SDK, un PDK (ovvero Personal Development Kit) da rilasciare ai producer di smartphone per facilitare la release di nuovi dispositivi al più presto.
Cyanogen OS sta quindi dimostrando di essere fedele al suo motto: “Possibilità infinite” per un OS mobile che si prepara a diventare ancora più unico e personalizzato per ogni utente: la collaborazione con Microsoft gli garantirà l’aumento di popolarità che si merita?
E’ una domanda a cui risponderemo nei prossimi mesi sempre su queste pagine, restate quindi con noi per scoprire come si evolverà la situazione tra i due giganti del mondo mobile.
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