Novità in arrivo per i progetti di Google in merito ad un sistema operativo che, in futuro, potrebbe aggiungere una nuova parentesi al mondo dell’Internet of Things: si tratta di una nuova piattaforma, al momento in fase di studio e progettazione da parte della società di Mountain View, capace di andare ben oltre la convergenza tra Chrome OS e Android che molti utenti attendono ancora oggi.
Il nuovo esperimento Google prende il nome di Fuchsia, e in maniera simile a Windows 10 (che ha aperto a tantissimi utenti il concetto di Universal App, e sistema operativo compatibile con dispositivi desktop e mobile), potrebbe incarnare tutte le qualità che permettono ad un OS open source di essere unificato e facile nell’uso, dai laptop agli smartphone.
L’iniziativa è ovviamente in fase di preparazione e non è possibile sapere quando vedrà la luce, tuttavia sono trapelati alcuni dettagli che vale la pena esaminare per conoscere in anticipo la direzione intrapresa da Chrome OS e Android.
Fuchsia è al momento incentrato sul kernel di Project Magenta, costruita per simulare un ambiente operativo molto simile a quello proposto da Apple con il suo iOS, pur rimanendo del tutto open source possedendo una licenza MIT e Apache 2.0.
GOOGLE LAVORA AD UN UNICO SISTEMA OPERATIVO
Google sa però che il suo obiettivo non sarà affatto quello di seguire le orme della casa di Cupertino, bensì dare via ad un OS dedicato ad un controllo più diffuso a livello hardware dei nuovi dispositivi di domotica e probabilmente anche dei futuri esperimenti di robotica.
Questa possibilità, che conferirebbe a Fuchsia un ampio grado di applicazione anche tra i maker oltre agli utenti comuni, sembra essere confermata dal canale ufficiale di chat IRC dedicata al progetto: il nuovo OS sarebbe in fase di sperimentazione su chipset Intel (tra cui Skylake e Broadwell), tuttavia non è da escludere affatto il supporto per gli ultimi modelli della single board computer Raspberry Pi 3.
Fuchsia di Google non sarà quindi il “solito” sistema operativo, ma sarà concepito per essere compatibile con PC e apparecchi moderni dotati di un hardware performante, indipendentemente dai livelli raggiunti da RAM e CPU questo OS sarà sempre in grado di seguire l’elaborazione in corso, evitando lag e possibili malfunzionamenti quando si tenta di connettere più dispositivi alle funzioni di uno stesso sistema operativo personalizzato.
La qualità del futuro Fuchsia sembra inoltre essere garantita da alcuni nomi noti: Brian Swetland, Senior Software Engineer di Google che vanta già conoscenza di più sistemi operativi, e Travis Geiselbrecht, un nome noto alla Linux Foundation per progetti come Little Kernel, un bootloader Android personalizzato ed open source ricco di opzioni per gli utenti più esperti.
Da quanto vediamo, si tratterà molto di più che una semplice connessione alla ricerca di compatibilità con Android e Chrome OS, per riunire tutti i nostri device sotto il segno Google.
Fuchsia potrebbe rappresentare un punto di svolta per tutti i laptop Chrome ed una buona parte degli smartphone Android: il repository ufficiale del progetto sembra proprio mirare a qualcosa di esteso e studiato, per questo motivo seguiremo da vicino gli sviluppi di un progetto che potrebbe approdare a breve in una nuova beta prevista per il test ufficiale.
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