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iPhone 6S e le app rifiutate da App Store: colpa del 3D Touch?

Sono sempre di più le app che iniziano a dimostrare interesse per iPhone 6S e il suo nuovo 3D Touch integrato, una delle cosiddette “killer feature” che hanno reso il nuovo Melafonino più attraente che mai per chi desidera avere a portata di mano un device molto più veloce e preciso nel recepire tutti i nostri input.

Nonostante i molti nuovi arrivi tra le app in grado di supportare questa tecnologia, tra cui Skype di Microsoft, in questi ultimi giorni è scoppiata una polemica relativa all’uso inappropriato del 3D Touch di iPhone 6S, che verrebbe sfruttato da diversi utenti Apple nientemeno che come “bilancia”, sfruttando i diversi livelli di pressione calcolati sul display.

iPhone 3D touch

Il sistema Touch è infatti stato preso di mira da sviluppatori abbastanza ironici, che con applicazioni come “Plum-O-Meter” (creata dal developer FlexMonkey) hanno trasformato il nuovo iPhone in un pesa oggetti, soprattutto frutta (da questo deriva il nome dell’app) e piccoli strumenti di uso quotidiano: il successo è naturalmente diventato virale e i tentativi di emulazione non sono mancati.

Tra di questi, Gravity, una nuova app che sfrutterebbe i sensori di pressione del 3D Touch per realizzare una vera e propria bilancia su smartphone. Fino a qui sembrerebbe nient’altro che una parodia di iPhone, ma nonostante questo i creatori di queste curiose applicazioni si sono visti rifiutare categoricamente l’aggiunta del loro software su App Store.

Il motivo è stato sintetizzato da Apple in un breve comunicato: tutte le app per iPhone 6S che sfruttano lo smartphone per usi non previsti sono “ingannevoli”, capaci di annullare la garanzia del dispositivo mettendolo a serio pericolo di rottura volontaria: questo, a maggior ragione se si considera che iPhone non è decisamente nato per comportarsi come una sorta di bilancia digitale.

A quanto pare, quindi, gli sviluppatori non avrebbero possibilità di veder pubblicato per lungo tempo software simile sullo store ufficiale Apple: questo almeno fino al perfezionamento del sistema 3D Touch, che ad oggi ha riscosso notevole attenzione da parte degli utenti più interessati a un iPhone al passo coi tempi, e ovviamente alla nostra velocità di ricerca e input su schermo.

30 Ottobre 2015 Archiviato in:News

Roberta Betti

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