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Microsoft: nuove misure di sicurezza contro i malware dal 2016

Il problema della privacy è sempre più centrale nel mondo del Web: anche durante quest’anno abbiamo visto come la protezione dei dati sensibili possa essere messa a repentaglio da attacchi particolarmente aggressivi, soprattutto sotto forma di malware e ransomware (di cui ricordiamo in particolare il ritorno di Cryptolocker).

Per aiutare gli utenti nella scelta delle soluzioni anti-malware migliori, anche Microsoft ha promesso di rafforzare il proprio impegno dichiarando vera e propria guerra agli adware, attraverso aggiornamenti ai software di sicurezza capaci di scovare alcuni comportamenti insoliti del sistema.

Microsoft Logo

Con questo, Microsoft ha particolarmente chiara la necessità di bloccare il “malvertising”, ovvero la presenza di codice informatico nocivo nascosto in banner e pubblicità a prima vista del tutto normali e legittime.

Il browser in uso, se non aggiornato puntualmente, potrebbe avere difficoltà nel rilevare questa tipologia di attacco, e lasciarsi facilmente bypassare, all’insaputa dell’utente.

I danni ovviamente si notano, comunque, entro breve tempo: si va dal cambiamento delle impostazioni della connessione in uso, al browser hijacking (ovvero, continui redirect verso pubblicità e siti contenenti ulteriori malware) e la sostituzione di alcune estensioni utili con add-on poco trasparenti in merito alle funzioni eseguite.

Microsoft ha intenzione di scendere quindi in campo aggiornando i criteri con cui è classificato l’adware in generale, introducendo un’interessante cambiamento.

I programmi che mostrano pubblicità sul browser potranno installarne di nuovi esclusivamente dando notifica tramite il browser stesso: questo significa che tutto ciò che si auto-installerà senza esplicita notifica sarà inquadrato dai prodotti antimalware di Microsoft come advertising malevolo, e bloccato all’istante.

La nuova policy di Microsoft impone quindi un cambiamento drastico e da molti atteso per salvaguardare la nostra navigazione da pericoli di attacco remoto.

La sua sperimentazione partirà a breve e verrà definitivamente rinforzata entro il 31 Marzo 2016, chiedendo nel frattempo agli sviluppatori di produrre software che rispetti il più possibile queste linee guida.

Pochi mesi ci separano, quindi, da un nuovo approccio alle pubblicità invasive e nocive: sarà veramente Microsoft a risolvere, almeno in parte, la situazione? Non ci resta che seguire le proposte degli altri giganti del Web come Google e Mozilla, per conoscere la risposta.

23 Dicembre 2015 Archiviato in:News

Roberta Betti

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