I veterani del Web ricorderanno il vecchio Live Search (ancora prima, MSN Search), motore di ricerca Microsoft su cui la casa di Redmond aveva già da principio puntato per cercare di eguagliare e sconfiggere il noto rivale Google, che già ai tempi deteneva una fetta di utenti alquanto consistente, sempre prima al mondo per numero di ricerche giornaliere.
Dopo la dismissione di Live Search, avvenuta nell’ormai lontano 2009, Microsoft non si è data per vinta, sviluppando dalle ceneri del progetto preesistente un nuovo e più completo search engine, che a tutt’oggi conosciamo con il nome di Bing.
Malgrado il distacco da Google, in termini di accessi giornalieri e ricerche, sia evidente e in qualche modo incolmabile (Google detiene il 70% circa delle search query di tutto il mondo), Bing è riuscito a compiere straordinari passi in avanti, grazie all’estensione del supporto ad un notevole numero di paesi e servizi collaterali tra cui ricerca di mappe, traduttori, notizie, video e informazioni particolari provenienti da Twitter.
Dal 2012, tuttavia, Microsoft ha iniziato a studiare un sistema in grado di modificare completamente le performance di Bing in positivo, sostituendo l’attuale architettura di server e mainframe con una nuova tipologia di processori per PC.
Così come avviene per Google e altri giganti del Web, infatti, le ricerche vengono effettuate in capo a centinaia di PC stipati in larghe warehouse. I computer in questione sono perlopiù equipaggiati con chip Intel, che da sempre rappresenta uno standard per architetture di questo tipo.
La casa di Redmond avrebbe invece in mente di ottenere nuovi chip, i cosiddetti FPGAs (Field-Programmable Arrays), in grado di essere modificati specificamente in base alle esigenze di Microsoft.
Il pilot-system dei server sarebbe così in procinto di andare incontro ad una sostituzione in grado di ottimizzare velocità e puntualità delle ricerche, essendo i FPGA in grado di svolgere attività computative piuttosto pesanti, fino a 40 volte più rapidamente dei normali chip che presiedono oggi a Bing, una volta presa in carico la query dell’utente.
La logica Microsoft sta dunque andando incontro ad un cambiamento estremamente atteso, di cui potremo vedere i frutti a partire dal 2015, se l’architettura FPGA verrà implementata con successo.
Tutto ciò avverrà fino a fare di Bing uno dei rivali più agguerriti del blasonato Google, che indubbiamente, conoscendo la sua innovatività, correrà presto ai ripari con nuove strategie.
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