Netflix, il popolare canale di web streaming dedicato a film e serie TV, ha annunciato nelle scorse ore di estendere il proprio servizio fuori dagli Stati Uniti, portandolo anche in nuovi 6 stati del vecchio continente. Ha comunicato, infatti, di aver stretto accordi con Francia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Lussemburgo, escludendo in questa prima fase l’Italia per un grave problema infrastrutturale: non abbiamo una banda minima garantita sul nostro territorio che risponda ai requisiti minimi dettati dall’azienda.
L’Italia si colloca all’85esimo posto nella classifica mondiale delle velocità medie casalinghe, toccando appena i 5,95 Mbps contro i 16,29 Mbps di media europea. Un bel gap sicuramente, dovuto al fatto che il cablaggio della fibra ottica si sta smuovendo solo in questi mesi, grazie a Fastweb e Telecom Italia, con i primi che portano la banda fino a 100 Mbps ed i secondi fino a 30 Mbps (100 solo a Milano per il momento).
Ritornando a Netflix ed alle caratteristiche minime per usufruire del servizio, troviamo una richiesta di almeno 3 Megabit al secondo per una risoluzione SD, 5 Megabit al secondo per l’HD e 25 Megabit al secondo per il 4K. Il limite minimo invece è di 0.5 \ 1.5 Mbps.
Per ora, l’azienda si è tenuta molto generica e distaccata anche nei comunicati ufficiali, non specificando troppo dettagliatamente i pacchetti, le promozioni, i costi e i contenuti che porterà oltre oceano. Si parla di film, prime visioni e serie TV.
Solo negli Stati Uniti, l’azienda conta più di 35 milioni di abbonati mentre nel resto del mondo 12,3 milioni. Ricordiamo infatti che in Europa è già presente il servizio a partire dal 2012, con abbonati nel Regno Unito, in Irlanda, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e dal 2013 in Olanda.
Come sempre siamo l’ultima ruota del carro quando si parla di tecnologia dedicata alla connettività e questo ci penalizza anno dopo anno estromettendoci dallo sviluppo che il resto dell’Europa fa suo. Un’investimento sulla banda larga sarebbe cosa ben gradita, soprattuto per quegli utenti che pagano (e a volte strapagano) per avere una linea che si gli garantisce tra 1 \ 3 Mbps in download e 100 Kbs in upload solo perchè non si trovano nei principali comuni italiani.
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