Come molti di noi abbiamo notato, dal 1 maggio la gestione della rete fissa dei clienti Telecom è stata modificata e la Telecom, così come la conosciamo non esisterà più, al suo posto troveremo TIM che sarà responsabile della distribuzione sia della rete fissa che mobile sul territorio nazionale. Questo passaggio dovuto all’unione di Telecom e TIM, non è stato del tutto chiaro ai clienti e l’AGCOM è intervenuta per portare chiarezza.
Per chi non lo sapesse l’AGCOM è l’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni e si schiera dalla parte del consumatore nel caso in cui ci siano offerte da parte di fornitori di servizi inerenti alle telecomunicazioni non del tutto chiare. Nel caso del cambiamento di gestione della fornitura del servizio offerto da Telecom a TIM è intervenuta l’AGCOM a causa della mancata trasparenza per il diritto di recesso e di scelta dell’offerta.
Precisamente la Telecom ha ricevuto la diffida da parte dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni per non aver rispettato gli articoli 53, 54, 70 e 71 del Codice delle comunicazioni elettroniche.
Per chi volesse approfondire la questione, al seguente indirizzo è possibile consultare il documento relativo alla questione sul sito dell’AGCOM: DELIBERA N. 169 /15/CONS
A seguito di questa diffida, Telecom si sta impegnando in una maggiore chiarezza e trasparenza nelle sue offerte comunicando che “l’azienda metterà in campo strumenti volti ad assicurare una maggiore trasparenza, adottando un nuovo piano di informative, anche tramite interventi migliorativi delle modalità già pianificate quali la reiterazione e una maggiore evidenza dei messaggi in fattura, un nuovo annuncio stampa e news presenti sulla homepage del sito aziendale”.
Inoltre, per venire incontro ai propri clienti eventualmente insoddisfatti dalle nuove tariffe, l’azienda permetterà loro di esercitare il recesso senza costi aggiuntivi fino al 30 giugno 2015 spostando in avanti di un mese il termine precedentemente comunicato.
Le novità principali che verranno da questo passaggio riguardano sia le offerte con Adsl senza limiti che quelle con internet a consumo e saranno le seguenti:
- Adsl senza limiti diventa Tutto Voce: prevede chiamate senza limiti verso numeri fissi e mobili a 29€ al mese.
- Adsl flat diventa Tutto: chiamate illimitate verso i fissi e i cellulari nazionali e ADSL fino a 7 Mega a 44,90€ mensili.
Inoltre sono stati eliminati definitivamente i seguenti piani tariffari: Teleconomy 24, Teleconomy No Stop, Teleconomy Quando vuoi, Teleconomy No Problem, Teleconomy Relax, Hello Forfait, Teleconomy 1 Cent, Teleconomy Zero-Zero, TeleconomyQuandoDove Vuoi, No ProblemDueInUno, Teleconomy Famiglia, Voce Zero, Telecom Zero, Chiama Mobile, Chiama Tim, Alice voce Mobile, Alice Voce Mobile Plus.
Si spera che in futuro TIM possa avere realmente una maggiore trasparenza e chiarezza nei confronti dei suoi clienti, voi che avete/avevate Telecom, cosa ne pensate di questo passaggio a TIM e di tutta questa vicenda con l’AGCOM? Avete perso fiducia nel fornitore di servizi italiano?
Salve, spero qualcuno possa aiutarmi a risolvere il problema.
Riferito al suddetto passaggio da Telecom Italia a TIM, senza addentrarmi nei particolari dell’offerta a me riservata – che offerta non era perchè in automatico mi veniva eliminato il piano ADSL, costringendomi quindi a dover passare ad un “tutto incluso” – ho esercitato nei tempi limite (all’epoca entro il 31 maggio) il diritto di recesso, “gratuito” secondo Telecom.
Domanda di recesso inviata via fax previo contatto con un centralinista del 187, il quale mi confermava che avrei dovuto semplicemente completare il modulo prestampato presente sul sito ed inoltrarlo (comprensivo di tutti gli eventuali documenti….).
Tutto perfetto fin qui, passo ad un altro operatore nonostante il DISGUIDO per chi come me utilizza l’ADSL per lavorarci e, sebbene i tempi siano stati brevi nel passaggio, una settimana di lavoro non me la ripaga nessuno..
Attendevo quindi con ansia la fatidica ultima fattura di Telecom, per chiudere definitivamente un capitolo durato davvero tanti anni e che avrei preferito sinceramente evitare…Ecco che con mia sorpresa qualche giorno fa arriva e….prima voce sul dettaglio costi: COSTI DISATTIVAZIONE SERVIZIO = 35,18 Euro (IVA inclusa)…Ma comee???Non era gratis? Ci prendiamo in giro??
Chiamo immediatamente il 187 e una fanciulla molto simpatica (lo yogurt forse risulta meno acido) mi inizia a chiedere: <> <>
Ovviamente la mia risposta alla seconda domanda è NO. Sembra scontato che avessi potuto scriverlo, ma il modulo non faceva menzione alcuna alle motivazioni di recesso. NESSUNO, dico, NESSUNO, neanche il centralinista contattato per chiedere come recedere mi aveva indicato di specificare la motivazione!! Ora, non saranno 35 euro a render migliore la mia vita, ma la presa per i fondelli è inaccettabile.
Ho letto la diffida menzionata in questo articolo, e, pur non riferendosi espressamente al mio caso, penso si avvicini in quanto a trasparenza mancata da parte di Telecom.
Inutili i tentativi di trovar un recapito che non sia il 187 a cui mi risponderebbe un semplice impiegato, per denunciar la situazione. Spero qualcuno riesca davvero ad aiutarmi e ad ogni modo, spero di esser stata utile per chi come me magari si accinge a recedere da un contratto Telecom.
Ciao grazie per la tua precisa spiegazione del tuo problema, sicuramente potrà essere utile a molti altri utenti. Tuttavia non penso di poterti essere di aiuto, quello che posso consigliarti di fare è rivolgerti ad un avvocato, sicuramente lui ti saprà dire come fare, spero che riesci a far valere la tua posizione nei migliori modi possibili, resto a disposizione per qualsiasi cosa.