A qualche tempo dal rilascio ufficiale dello standard USB 3.0, che ha mantenuto la promessa di incrementare le velocità di upload dati sui supporti di storage, permettendo il trasferimento di interi Gigabyte in pochi secondi, questa invenzione sembra già essere stata superata da una sua versione ben più preparata a connettersi con i device di domani.
Il tutto, sostanzialmente re-inventandosi e prendendo nome e forma di USB Type-C, il connettore USB “universale” che sarà alla base di un gran numero di futuri smartphone e tablet di fascia elevata.
Nonostante le specifiche che fanno di USB Type-C lo standard USB 3.1 per eccellenza, siano già state pubblicate mesi fa, fino ad oggi questo veloce formato di trasmissione è stato adottato da pochissimi device, effettivamente dal solo tablet Nokia N1, e per di più in una versione non promossa da Nokia in tutto il mondo.
Malgrado l’assenza di entusiasmo iniziale, USB Type-C sembra comunque essere entrato nelle grazie di Google, che come sempre sa prevedere il futuro con grande anticipo, dotandone il nuovissimo notebook high end Chromebook Pixel, laptop dalle prestazioni futuristiche in arrivo a fine anno.
USB 3.1 è comunque apprezzato anche da Apple, che a quanto pare ha intenzione di dotarne tutti i propri MacBook e, sicuramente, anche i futuri device della linea, probabilmente andando ben oltre il campo notebook e tablet.
Il nuovo standard è stato studiato in modo da rispondere alle esigenze degli utenti moderni, che cercano, oltre ad una ricarica più rapida dei device connessi, tempi di trasferimento di molto inferiori, vista la mole di dati che in ogni momento ogni utente fa circolare.
Su alcuni test di benchmark effettuati su MacBook, la nuova USB 3.1 permette di raggiungere picchi di transfer rate a 5Gbps (per quanto riguarda la modalità Superspeed), espandibile al massimo di 10Gbps con standard Superspeed +.
USB Type-C permette inoltre la retrocompatibilità con USB 3.0 e 2.0, ma soprattutto mette al centro la propria reversibilità, ovvero la possibilità di eliminare il senso di inserimento dei dispositivi connessi, permettendoci quindi un plug-and-play veloce e sicuro al primo tentativo.
L’alimentazione fornita tramite le nuove porte USB gode inoltre di vantaggi innovativi grazie alla Power Delivery 2.0, in grado di raggiungere picchi di 100 Watt con cui alimentare senza alcun problema di discontinuità non più i semplici lettori MP3, bensì anche stampanti, scanner e monitor, con una copertura efficace e stabile.
Al momento, è un’esigua parte del mondo dell’elettronica di consumo a portare installata questa nuova specifica, tuttavia, visti gli innumerevoli vantaggi, siamo certi che a breve potremo darvi notizia dei primi dispositivi che sono in grado di sfruttarne appieno le potenzialità, diffondendosi anche sui nostri smartphone e tablet.
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