Salito recentemente alla ribalta grazie all’assistente personale virtuale Siri, basato sull’ormai diffuso riconoscimento vocale dei comandi dell’utente, il concetto di intelligenza artificiale è ormai appetibile a diverse realtà di un certo calibro, tra cui Microsoft (con Cortana), Google (impegnata più che mai nello sviluppo di robot coscienti) e naturalmente l’immancabile Apple.
Gli studiosi che hanno creato Siri per Apple, ovvero Dag Kittlaus, Chris Brigham Adam Cheyer, sentono di non essere comunque arrivati ad un punto di approdo definitivo, essendo le prime AI estremamente rudimentali e ancora inadatte alla maggioranza degli scopi per cui sono create.
Per questo motivo, forti della conoscenza di Siri, hanno deciso di creare Viv, potente intelligenza con l’obiettivo di apprendere da sola tutto ciò che finora le è stato insegnato da mano umana.
Assimilando molti dei punti chiave dell‘Internet Of Things, i creatori si augurano già che Viv possa essere in futuro integrata in maniera onnipervasiva, ovvero che possa fare la sua comparsa in ogni device connesso al Web.
Tutto ciò è naturalmente molto eccitante e sorprendente, se si considera che Viv potrebbe rivelarsi una sorta di “supercoscienza” globale che vigila su Internet.
Viv sarà quindi in grado di trovare risposte personalizzate in base ai dati che saprà riscontrare scandagliando innumerevoli fonti di informazione: tutte le domande a cui Siri non è capace di offrire suggerimenti adeguati, saranno facilmente risposte da Viv, che dimostrerà anche la possibilità di sfruttare algoritmi ricombinatori per adattarsi alle esigenze degli utenti.
La nuova intelligenza artificiale presenta risvolti positivi anche dal punto di vista della salute dell’utente: quest’ultimo, se in difficoltà, potrà pronunciare “Ho bisogno di soccorsi” direttamente nel sensore vocale del device, e Viv sarà in grado di contattare da sé gli aiuti necessari per aiutare il malato, soccorrendolo tempestivamente.
Come si può constatare, scenari che un tempo appartenevano alla sci-fi si profilano sempre più reali ed utili, e promettono un futuro in cui l’interazione tra umano e “coscienza artificiale” sono alla base della quotidianità e del miglioramento del lifestyle di tutti.
Un passo in avanti e dieci indietro!
Wow….un bel passo in avanti!