Sono trascorsi alcuni mesi dall’annuncio di una versione finale, o come meglio è conosciuta in ambiente informatico, di una RTM di Windows 10 da parte di Microsoft. Dopo un’ulteriore conferma a poche settimane dal lancio, tuttavia, il nuovo OS destinato a coinvolgere smartphone, tablet e PC desktop allo stesso modo sembra fare dietrofront da questo punto di vista.
Microsoft avrebbe infatti confermato nelle ultime ore l’inesistenza di una vera e propria RTM, preferendo che il sistema operativo sia aperto ai cambiamenti in corso e che evolva assimilando nuovi input direttamente dalle risposte degli utenti e dall’interattività con loro.
Si smentisce quindi ciò che fino a pochi giorni fa si considerava vero, cioè che l’attesa build 10240 fosse quella finale, dopo diverse Consumer e Technical Preview sempre più affinate grazie ai partecipanti del programma Windows Insider.
Le indiscrezioni sulla natura mutevole e sempre in evoluzione di Windows 10 non sono comunque mai mancati, perciò si potrebbe dire che siamo in presenza di una mossa tutto sommato prevedibile.
Windows 10, infatti, è considerato da Microsoft stessa come il proprio ultimo sistema operativo prodotto su larga scala: non ne seguiranno di ulteriori, bensì saremo in presenza di un ambiente operativo che si aggiornerà in maniera illimitata seguendo gli input della casa di Redmond.
Tutto ciò si ricollega alla presenza di un componente essenziale del nuovo Windows, ovvero le Universal App: per sua natura sono svincolate dal sistema operativo, sono compatibili in maniera multipiattaforma, e perciò non è possibile effettuarne una tracciatura efficace: Windows 10 non sarà mai simile a se stesso, ed evolverà grazie a Windows Update e strumenti analoghi, assieme ai gusti dei consumer.
Per questo motivo chiameremo il prossimo Windows 10 una semplice “build finale”, pronta a ricevere update già poco dopo l’installazione. A chi fosse interessato al nuovo OS Microsoft, ricordiamo che il suo debutto ufficiale inizierà il 29 Luglio, per poi diffondersi gradualmente tra coloro che hanno attivato Windows Insider, e a seguire chi ha già prenotato l’update.
Microsoft, con questa ultima release, ha dimostrato di poter stupire e di aprirsi all’idea che gli update possano essere in grado, oggi come in futuro, di salvare Windows dalle frequenti critiche che subisce rispetto agli OS open source: sarà una battaglia che potrà esser vinta dal colosso di Redmond?
Pochi giorni ci separano dalla risposta, quindi continuate a seguirci per tutti gli update e le news in merito più interessanti.
Lascia un commento