A quanto pare, per la criptomoneta più celebre del momento, nata nel 2009 e salita recentemente alla ribalta, principalmente dopo i problemi riscontrati col suo uso tramite il sito Silk Road, alti e bassi si alternano continuamente, fino a far riflettere i risparmiatori più facoltosi sui possibili sbocchi di questo mezzo virtuale.
Recentemente, un gruppo di cybercriminali è infatti riuscito a crackare un noto exchanger europeo, BIPS, in grado di fungere anche da service provider per la moneta virtuale, stiamo parlando del famoso Bitcoin.
Gli account violati si attestano sull’ordine di più di ventimila, e il valore complessivo del furto ha toccato quota di quasi 1300 BTC. La modalità classica di attacco è stata un Distributed Denial Of Service, ripetuta nel tempo per circa un mese, che ha preparato all’apertura delle porte del sistema da cui pochi giorni dopo è stato trafugato il denaro.
BIPS ha deciso, per il momento, di concentrarsi maggiormente sulle transazioni virtuali in tempo reale, che escludendo il deposito di moneta, rendono più sicuro l’ambiente fino al completo ripristino e all’incremento delle misure di sicurezza contestuali.
I problemi della moneta creata da Nakamoto non sembrano comunque arrestarsi qui, anzi, dilagano a macchia d’olio anche per colpa di un’infezione malware sopravvenuta poco dopo l’apertura di MtGox, servizio facente capo allo scambio di questa valuta.
Come misura temporanea, infatti, esso era stato chiuso per contenere le oscillazioni tipiche di una fase in cui la crescita della moneta digitale è in netto aumento.
Durante questo lasso di tempo, è però accaduto ad alcuni utenti di perdere il proprio denaro a causa di un malware identificato come exploit di tipo Java che si presenta sotto forma di messaggio phishing, che come tradizione vuole avrebbe reindirizzato verso un sito malevolo il PC dei malcapitati.
Sottratte le credenziali, e tenendo conto che le transazioni Bitcoin non hanno reversibilità, gli utenti si sono trovati dentro l’occhio del ciclone.
Malgrado ciò, il contributo dato da Bitcoin alla classe di monete elettroniche in grado di riformare i canoni comuni di ciò che si intende per “denaro” è più che essenziale: ci auguriamo che la crittovaluta più popolare di sempre possa risolvere in breve i propri problemi.
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