Linus Torvalds, storico padre di uno dei sistemi operativi open source più diffusi al mondo in tutte le sue inclinazioni base e più creative (le celebri distribuzioni), ha da breve annunciato la release di un nuovo capitolo storico del Kernel “FOSS”, già ritenuto da tanti come futuro del gaming e del cloud computing per ambienti operativi derivati da interfacce gratuite.
Al momento il progetto è in fase embrionale di sviluppo, perciò Torvalds stesso ha spiegato come la versione Kernel Linux 4.0 sarà improntata ad una prima fase di ricerca di errori eclatanti del codice (il cosiddetto bug hunting).
A quanto pare, lo sviluppatore non è molto concentrato su miglioramenti di tipo estetico, così come non vorrà utilizzare sensazionali ritrovati software in grado di ospitare applicazioni next-gen, bensì il suo atteggiamento rivela la necessità di proteggere una componente fondamentale dell’hardware, e di conseguenza di tutto ciò che ne discende: Torvalds è focalizzato sulla sicurezza senza compromessi.
I bug di sistema non dovranno scampare alla nuova release: si sfrutterà così l’onda di interesse ingenerata dalla versione 4.0 per implementare notevoli correzioni al codice costruttivo.
Ricordiamo che l’idea di una versione bug-free del sistema operativo era venuta a Torvalds già ai tempi della versione 3.12, caldamente accolta per via delle facoltà prestazionali eccelse, con GPU migliorata e schede NVIDIA, in forza della tecnologia proprietaria Optimus.
Il nome del kernel più famoso al mondo diventerà ancora più punto critico di un sistema in grado di controllare CPU usage, memoria e management delle risorse in generale.
Essendo inoltre il kernel Linux stato esportato in larga parte di sistemi, mainframe e console esistenti (un esempio eclatante è costituito da quello che abbiamo visto nell’articolo dedicato all’emulatore Playstation 2), non è da escludere che tale approccio derivato dal bug-fixing possa beneficiare non di poco anche il comparto di gamer incalliti, alla costante ricerca di un modo per evitare i crash dei propri giochi preferiti (e spesso dalle necessità di sistema esorbitanti).
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