L’evento Apple atteso con trepidazione per tutta l’estate dagli appassionati del brand della Mela ha finalmente aperto i battenti per chiunque desiderasse conoscere in anteprima il futuro dello smartphone che più di ogni altro ha contribuito a ridefinire il concetto di design e funzionalità nel corso del tempo. A San Francisco è infatti arrivato il momento di iPhone 6S e iPhone 6S Plus, introdotti da un Tim Cook particolarmente orgoglioso di quella che è già stata definita “la nuova era Apple”.
L’introduzione dei due nuovi Melafonini parte da un dato di fatto: iPhone è diventato lo smartphone con la percentuale di crescita più elevata al mondo; per questo motivo sia iPhone 6 che 6 Plus ereditano il design di iPhone 6 aggiungendo alcuni upgrade a livello di robustezza, tra cui l’alluminio “serie 7000”, che lo rende più resistente a cadute accidentali, e naturalmente per quanto riguarda la tecnologia display, da sempre uno dei lati forti della casa di Cupertino.
I pannelli di iPhone 6S e 6S Plus mostrano infatti i frutti dell’applicazione di 3D Touch, tecnologia precedentemente nota come Force Touch, che consente di ricevere input riconoscendo il diverso grado di pressione sullo schermo esercitata dall’utente, per poter personalizzare al meglio le scelte effettuate a livello di app e opzioni di sistema, offrendo inoltre un feedback immediato nel caso in cui si abbia bisogno di funzioni secondarie che finora richiedevano più tempo per essere visualizzate.
Più velocità, quindi, per i menu contestuali, che ora si comporteranno in maniera simile a quanto visto su Apple Watch, e anche una migliore interazione con le app integrate, tra cui Mappe, Mail e Music, che raggiungono livelli di personalizzazione finora inaspettati.
La presentazione di Cook non ha tralasciato comunque gli aspetti hardware più notevoli e interessanti dei due nuovi iPhone: è stato finalmente introdotto il chipset A9, con una particolare predisposizione per le attività grafiche (i risultati di benchmark fanno notare un miglioramento del 90% rispetto alle performance precedenti) e un power saving particolarmente efficace, dovuto in gran parte alla miniaturizzazione avanzata del microprocessore.
iPhone 6S e 6S Plus tengono inoltre conto dei miglioramenti avvenuti nel campo dell’imaging e della fotografia digitale, grazie all’introduzione di una fotocamera posteriore (12 megapixel) dotata di un sensore CMOS rinnovato che non inciderà negativamente sulla qualità dello scatto pur presentando un numero di pixel superiore del 50% rispetto alla precedente generazione iPhone.
Arrivano infine i tanto attesi video in 4K, che permettono a iPhone di allinearsi ai recenti standard degli smartphone high-end, e la possibilità di personalizzare gli scatti grazie all’uso della tecnologia 3D Touch che abbiamo menzionato poco sopra: l’immagine appena sfornata può trasformarsi in un contenuto multimediale avanzato con l’aggiunta di clip audio e video, il tutto con la semplice pressione del display.
Il tutto è completato dall’arrivo di iOS 9, presentato alla WWDC con gran successo, che eredita le funzioni ed il design grafico di iOS 8 aggiungendo però importanti upgrade a livello di automazione di alcuni task, assieme all’applicazione News per chi volesse una panoramica completa delle headlines più interessanti dei quotidiani digitali internazionali e un’interazione con Siri sempre più smart e aderente al contesto.
Da quello che possiamo notare grazie al nuovo evento Apple, la direzione intrapresa da iPhone e iOS è sempre più ambiziosa e capace di competere con diverse altre alternative di alto livello: non ci rimane che restare aggiornati per conoscere insieme come potrà evolvere lo storico scontro con Android, alla ricerca di quote di utenti sempre più fedeli ad un unico sistema operativo: ovviamente, il futuro di Google e Apple, che seguiremo su queste pagine, è ancora tutto da scrivere.
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