L’atteso biopic dedicato al compianto Steve Jobs, ovvero la doverosa biografia cinematografica dedicata alla vita del CEO e fondatore di una delle più acerrime rivali di Google e Microsoft, sembra essere -nonostante le aspettative- un progetto dagli innumerevoli contorni indefiniti, a partire dal cast, che a detta dello sceneggiatore Aaron Sorkin deve essere ancora completamente deciso.
In particolare, la ricerca del protagonista che impersonerà Steve Jobs sembra essere la più ardua di sempre, considerando che i già contattati Leonardo Di Caprio e Christian Bale (che ha ribadito il suo deciso “no” ben più di una volta) hanno rifiutato di rappresentare un personaggio di tale impatto creativo e tecnologico.
Nel frattempo, Sorkin ha rilasciato alcune interviste in cui si narra della trasposizione su copione delle vicende della vita del CEO di Cupertino, affermando che le sue vicissitudini potrebbero fornire materiale per “decine di film”.
Lo sceneggiatore si è inoltre detto particolarmente entusiasta della complessità della vicenda, che andrà a coprire i primi passi fatti con l’amico e cofondatore Steve Wozniak, così come i primi istanti dell’ingresso dei Mac nelle nostre case.
L’impresa di Sorkin mira a sorpassare il precedente biopic girato da Joshua Micheal Stern, ed uscito durante il passato 2013. L’interpretazione, affidata ad Ashton Kutcher, tuttavia non convinse pubblico e critica, nonostante le tinte drammatiche della pellicola.
Secondo le prime descrizioni, infine, il film sarà una vera e propria trilogia, che suddividerà il biopic in tre importanti segmenti: il primo, dedicato allo sviluppo del primo Macintosh, il suo passaggio, dovuto ad un momento di sconforto per via dell’obsolescenza dell’ormai “vecchio” Mac OS, alla società NExT e, per concludere, ad alcune sequenze di lancio del popolare iPod.
La regia sarà curata da Danny Boyle, nome che in tanti riconosceranno per via del conosciuto Trainspotting. Le news a riguardo sono ancora stringenti, tuttavia non possiamo che augurarci che questo ottimo tandem di sceneggiatura e regia offra uno sguardo aperto e informativo sulla vita di Jobs, il visionario che come sempre ci consiglierebbe: “Stay hungry, stay foolish”.
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