Come i fan del mondo Apple certamente sapranno, il tool per il jailbreak untethered relativo a iOS 7.1 ha visto la luce pochi giorni fa, dopo avventate dichiarazioni secondo le quali non sarebbe mai apparso.
Il team che ha compiuto l’impresa, formato dal gruppo di developer cinesi Pangu, è un nome nuovo nel mondo della creazione di questo tipo di soluzioni, ma sono riusciti rapidamente ad essere conosciuti a livello mondiale grazie alla potenza del Web, oltre naturalmente alla curiosità di migliaia di utenti Apple.
Il tool in questione- così come confermato da un conosciuto jailbreaker iOS, noto su Twitter con l’handler iH8sn0w, a parte un app store non autorizzato da Apple ed un certificato digitale necessario per il jailbreak, non contiene di persé alcun malware nella release originale.
I problemi sono sopravvenuti nelle ultime ore, quando diversi utenti ed esperti di sicurezza hanno constatato che il jailbreak di Pangu può essere utilizzato come un vettore di trasporto di malware.
A questo si aggiunge il fatto che gli exploit relativi al progetto sembrano essere di pubblico dominio per gli esperti dell’hacking, dando origine ad una cascata di versioni non autorizzate del jailbreak, ovviamente ripiene di software discutibile.
I developer di Pangu non hanno potuto fare altro che constatare l’esistenza di versioni “third party” del loro jailbreak, invitando gli utenti a scaricare la loro creazione originale dal proprio sito web, che attualmente risulta operativo e non sotto attacco.
Alla base dell’operazione sembra comunque esservi un importante leak, una fuga di notizie avvenuta ad esperti delle vulnerabilità dei sistemi iOS, tra cui Stefan Esser, noto come Ionic, uno dei principali studiosi della security online.
Malgrado la versione originale del jailbreak per iOS 7.1 sia operativa, consigliamo a tutti gli utenti di verificare la presenza di eventuali app store dalle caratteristiche dubbie.
Tra gli ultimi update disponibili, comunque, Pangu ha confermato infine la presenza di una versione 1.1 del tool, non priva di bug ma già rappresentativa di un passo in avanti rispetto alla versione 1.0, tutto ciò grazie all’interfaccia inglese, il supporto per OS X e numerosi nuovi exploit integrati: un’ottima notizia per tutti gli utenti curiosi di sperimentare questo nuovo jailbreak.
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