Ad un anno dal debutto del nuovo servizio firmato Google dedicato all’ascolto streaming, personalizzato naturalmente per la piattaforma Android, possiamo con certezza affermare che è stato in grado di aprire un vero e proprio mondo agli appassionati degli ascolti online sulle proprie periferiche, che siano esse PC oppure device portatili.
Per gli utenti che ancora non avessero confidenza con la formula Unlimited, ricapitoliamo quindi le possibilità offerte dal servizio Google.
L’accesso a Google Play Music viene effettuato tramite browser, da cui l’utente può osservare una schermata organizzata in maniera estremamente coerente per numero di album, playlist create e brani riprodotti; troviamo anche un servizio che ricorda palesemente il motore di ricerca più celebre al mondo: il tasto “Mi sento Fortunato”, che avrà il pregio di ridirigerci verso la web radio dalla quale potremo ascoltare gli artisti preferiti, di cui Google naturalmente tiene traccia.
Il player può essere sfruttato anche in multitasking, essendo possibile ridurlo in background mentre sfruttiamo altre applicazioni.
Per quanto riguarda l’offerta mobile, Google non manca di coprire il servizio Play Music Unlimited su smartphone e tablet, fornendo un’app dal layout ottimo e per certi aspetti in grado di ricordare, in fase di play, l’interfaccia grafica del popolare lettore VLC.
Mentre gli utenti più curiosi stanno sperimentandone l’integrazione con Chromecast ed il passaggio dei brani musicali ai propri TV set, c’è chi mormora inoltre un restyling in arrivo, proprio per la data release di Android 5.0.
La riproduzione dei brani è inoltre effettuabile da smartwatch con l’OS Android Wear; questo potrebbe rappresentare un punto forte per chi si sta avvicinando a tali dispositivi- tuttavia, una maggiore integrazione con i social potrebbe giovare ancora più a Play Music.
In definitiva, una delle prove di streaming di Google più importanti degli ultimi tempi; buona alternativa ai servizi di trasmissione musicale che spesso si trovano con cataloghi parziali o difficoltà di riproduzione audio, per un ascolto virtualmente illimitato.
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